Il mio “Fate in Blu, Fate Infermiere – Covid, post Covid, long Covid” recensito su BancaFlash, il periodico voluto da Corrado Sforza Fogliani
Quando il mondo ti strappa un sorriso sorpreso. Un paio di settimane fa, Alessandro Bersani, fotografo, autore di “Vedo” suo primo libro autobiografico che mercoledì 19 ho poi presentato ai “mercoledì coi grilli per la testa”, rassegna letteraria di Fabbrica&Nuvole in via Roma al 163, mi ha mandato via WhatsApp copia della pagina 20 di Banca Flash.
Periodico della Banca di Piacenza voluto anni fa dall’allora Presidente della Banca Corrado Sforza Fogliani, esponente della destra liberista piacentina, all’epoca in polemica col quotidiano Libertà eccessivamente orientato a sinistra (a suo dire in realtà potremmo parlare di sìmpatie per il centrosinistra moderato da parte della proprietà cambiata in quei lontani anni di fine ‘900).
Beh, che dire? Buon per lui, ovvero – preciso – bene per Alessandro e per il suo libro recensito nella colonna destra della pagina del periodico.
Così ho chiuso il WhatsApp passando ad altro.
Fino a quando poco dopo Claudia Gobbi, delle edizioni LIR, mi ha scritto che sulla stessa rivista si recensiva, proprio nella colonna a fianco del libro di Bersani, il mio “Fate in Blu, Fate Infermiere”, 180 pagine di cronaca tra Covid, post Covid, Long Covid pubblicato nel 2022 con il racconto dei terribili giorni del 2020.
Una bella sorpresa! Di libri ne ho scritti e pubblicati 9, quello era il numero 8: nessuno dei 9 mai aveva avuto l’onore di una recensione sul periodico dell’avvocato Sforza, esponente liberale, il partito della destra borghese liberista, per molti aspetti dominus economico e culturale della città storicamente soffocata da un clima di conservatorismo economico basato sul potere di pochi.
Con lui, con l’avvocato Sforza, consigliere comunale per il PLI e dominus della città, ho avuto occasione di polemizzare negli anni ottanta al tempo della mia collaborazione giornastica col settimanale “Corriere Padano” all’epoca spina nel fianco della cappa di conservatorismo laico-clerical-padronale che soffocava Piacenza. Lo definivo il Nobil Homo contrapponendolo al Cavalier che viene dalla campagna, il socialista Franco Benaglia che alla fine fu eletto Sindaco della città grazia all’appoggio della Piacenza Popolaresca.
Dunque, cos’è successo? Come mai ad oltre 35 anni da quei giorni il Suo periodico mi dedica un commento addirittura positivo? Beh, inutile indagare. Sforza Fogliani da oltre un anno non è più tra noi e addirittura nelle ultime elezioni amministrative ha avuto momenti di critica verso la precedente amministrazione di centrodestra.
Diciamo allora che semplicemente ho preso atto del (presumibile, possibile) cambiamento dei tempi, cambiamento che ha appunto reso possibile quel che 30 anni fa era semplicemente impensabile: la recensione del mio libro che, innegabilmente, mi ha riempito di piacevole soddisfazione strappandomi un sorriso.
Anche perché nel libro non si parla solo di quei miei terribili 88 giorni del 2020 passati tra la vita e la morte ma si procede poi raccontando della successiva reazione, del recupero nonostante tutto della voglia e della determinazione di vivere passando attraverso il recupero e la riaffermazione del mio essere, del mio impegno sociale dalla parte di chi lavora, per una gestione controllata e concordata dello sviluppo della logistica, per il rispetto dell’ambiente, contro i fascisti che a Roma oggi come ieri picchiano studenti inermi, per la trattativa contro l’invio in Ucraina e la vendita a Israele delle armi che provocano solo morte e distruzione, per una politica innanzitutto di rispetto nei confronti degli immigrati legalmente nel nostro BelPaese, insomma oggi come ieri io, socialista libertario e di sinistra, dalla parte delle mie bandiere.
Bandiere diverse, oggi come ieri, dalle bandiere che aveva esposte Corrado Sforza Fogliani in via Cittadella, all’esterno della sede del PLI, e naturalmente diverse da quelle della città dominata dalla gente della “razza padrona”, quei pochi ma porenti comunque diversi dalle genti della “mia” città, la Piacenza Popolaresca.
Dunque, un sorriso d’orgoglio e un ringraziamento di cuore a Claudia Gobbi per aver sostenuto, due anni fa, la pubblicazione del mio libro numero 8 (quando altre due case editrici in quel 2022 l’avevano rifiutato perché “la gente non ne può più di aver paura, la gente vuole vivere e dimenticare”). Senza tacere, ovviamente, della soddisfazione personale anche per la pubblicazione da parte della LIR edizioni del mio libro numero 9 (“70 anni di sogni, speranze, illusioni”, raccolta di 70 miei racconti in versi pubblicata in occasione del mio 70° compleanno). In attesa che, si sa mai (ma non credo succederà), anche quello venga recensito su Banca Flash magari evidenziando anche il motto in 4^ di copertina: BASTA ARMI, BASTA GENOCIDIO, sempre in antitesi con quel pensiero unico prevalente del consevatorismo belligerante, da FdI allo stesso PD, che in nome di un concetto distorto di pace osserva dichiarando non coinvolto, il sacrificio di migliaia di civili, donne, anziani, bambini mentre si gonfia all’inverosimile il conto corrente dei fabbricati e dei mercanti d’armi.
Nell’attesa intanto, ricordando che quattro anni fa, il 17 giugno, dopo 88 giorni di ricovero ospedaliero per polmonite interstiziale da Covid 19, tornavo finalmente a casa ed iniziava un lungo percorso di recupero, ricadute, ripresa, che ancora mi coinvolge, si chiude così questa ennesima pagina di cronaca di vita… letteraria, sanitaria e reale contemporaneamente.
Ringraziando Alessandro Bersani per avermi inviato la pagina di Banca Flash e per avermi fatto omaggio del suo libro, dei suoi giorni di impegno per conquistare una vita degna di essere vissuta e lui che sognava di fare il fotografo, si è impegnato, non ha mollato mai, c’è riuscito nonostante tutto, nonostante la cecità dalla nascita. Così come faccio io, del resto. Mai demordere, crederci e sorridere sempre al risveglio di ogni nuova alba.
Detto questo, buona giornata e buona vita a tutti e tutte, ancora grazie a Claudia Gobbi, a LIR edizioni, alla Libreria Romagnosi, alla redazione di Banca Flash, a quanti in mille modi hanno seguito e sostenuto i miei percorsi letterari quelli miei personali e quelli a sostegno di altri e di altre che penna alla mano si impegnano per raccontare e per costruire un mondo di giustizia, equità, un mondo di pace.. ☺️☮️☺️