Venerdì a Gossolengo, un unico filo unirà il ricordo dei giorni della Liberazione al diritto alla salute in tempo di pandemia

Le iiniziative legate ai miei libri organizzate negli ultimi 18 anni sono tante, abbondantemente oltre le 50, in tanti luoghi diversi prevalentemente della mia provincia di residenza. Ogni luogo con un suo fascino, un suo perché ma alcune con qualcosa in più, con un significato coinvolgente la mia storia, il mio essere.

Cosi la presentazione nel 2021 del mio “Nelle fauci degl’Agnelli” ospite della Camera del Lavoro piacentina, presente tra gli oratori il Segretario Generale, di fatto un momento rappresentazione e sintesi della mia storia politica dalla parte dei lavoratori.

Ma altrettanto emotivamente, personalmente coinvolgente l’essere ospite venerdì prossimo della municipalità di Gossolengo.

A Gossolengo il 26 aprile 1945, nelle sale comunali si riunirono i comandanti partigiani della Divisione Piacenza che avevano combattuto in Val Trebbia e Val Tidone per stabilire i piani operativi per la liberazione della città. Partirono poi l’indomani affrontando gli ultimi scontri con le truppe nazifascisti e il 28 aprile, a mezzogiorno, Piacenza era liberata!

Certo, venerdì 14 aprile, parleremo di tutt’altro, di Pandemia, di salute, di sanità pubblica, ma il fatto d’essere ospite sotto le insegne ufficiali dello stesso Comune che 78 anni prima ospitò i combattenti per la nostra libertà non può che emozionarmi e spingermi a ringraziare l’assessore alla cultura, Lauretta Alberti e il Sindaco Andrea Balestrieri oltre all’amica Graziella Tosto che ha fortemente promosso e sostenuto l’iniziativa.

Insomma, venerdì mi piace pensare che un unico filo unirà quei giorni lontani nei quali ha trovato genesi la nostra Costituzione, e il mio libro testimonianza di cura e assistenza che concretizza quel diritto alla salute affermato nella Costituzione stessa come diritto di tutti e non solo di pochi e come garantito da una sanità pubblica.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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