“Caro Roberto, abbiamo avuto tempo in più, viviamolo profondamente”

Quando, in quel giugno 2020, dopo 88 lunghi di giorni di ricovero ospedaliero in Pronto Soccorso, Malattie Infettive, Rianimazione, Terapia Intensiva, Riabilitazione fisica e respiratoria, giorni vissuti tra la vita e la morte, un’ambulanza mi ha riportato a casa, la ripresa é passata anche attraverso il racconto via facebook, oltre ad interviste sui quotidiani e televisive, della mia esperienza. Dunque il confronto con altri che pure avevano vissuto drammatici giorni analoghi ai miei oppure erano terrorizzati dal possibile incontro con quel virus maledetto che sembrava implacabile. In particolare due ‘compagni di sventura’, Roberto Atosi e Rocco Devecchi entrambi di Lodi, entrambi non ancora incontrati di persona ma coi quali il dialogo a distanza è proseguito e continua ancora oggi. Qualche giorno fa dunque, a tre anni di distanza, ho inviato prima di tutto a Roberto (avevo il suo indirizzo) copia del mio libro con dedica. Ed ecco il suo commento, pubblicato e reso pubblico sempre attraverso facebook. Commento peraltro integrato da un breve video nel quale si evidenziava la voce strozzata dall’emozione e dalla commozione.

Caro Roberto, un abbraccio grande grande.

Oggi tornando dal lavoro ho ricevuto per posta questo dono speciale con questa commovente dedica. Anche senza conoscersi personalmente, in questi anni, Claudio è diventato un caro Amico ed una fonte di forte ispirazione! Nel 2020 Claudio era Direttore Amministrativo della Rete Ospedaliera dell’ASST di Piacenza ed era in servizio quando il Covid si avvento’ feroce su di lui costringendolo a mesi in ospedale ed in fin di vita. Però cio’ che voglio sottolineare è che, nonostante il tortuoso e devastante percorso di Claudio, tuttora alle prese con postumi importanti e Long Covid severo, mi ha sempre colpito il suo smisurato e viscerale amore per le sue passioni e per la vita! L’arte, la letteratura, la politica, il sociale, la passione granata e ovviamente l’amore per la sua famiglia hanno reso Claudio ai miei occhi un autentico esempio di resilienza e di coraggio! In cuor mio sono convinto che la forza delle parole nella dedica del suo libro sono rivolte non soltanto a coloro che, come noi, sono sopravvissuti al Covid dopo aver attraversato l’inferno, ma a tutti coloro che per qualsiasi triste motivo si sono trovati a guardare la morte negli occhi uscendone vivi seppur malconci nel corpo e nell’anima…e perché no, anche a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di non fare simili orrende esperienze…

“ABBIAMO AVUTO TEMPO IN PIU’, VIVIAMOLO PROFONDAMENTE!” Non dimentichiamolo mai! Un abbraccio fortissimo Claudio! Ti voglio bene!

‘Anima’, illustrazione in 3D a ricordo di quanti il Covid ha portato via

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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