Ahoo Daryaei, aveva protestato all’inizio di novembre 2024 presso l’Università Azad di Teheran, spogliandosi fino a rimanere in intimo in risposta alle regole sempre più stringenti volute dal regime iraniano. Poco dopo, è stata arrestata con brutalità dai Basij, una milizia paramilitare, e trasferita in una struttura sanitaria sotto ordine dell’intelligence dei Guardiani della Rivoluzione.
Ed è come se il vento si fermasse insieme al calpestio e quell’aria come fosse nebbia irrespirabile si dirada e per un attimo offre finalmente spazio al cielo.
E’ grande regalo quando la sua voce rasa lancia in aria le sue stoffe pregne e offre al vendo la sua pelle le mille lacrime offuscate da tutte le sconfitte imposte stracciano quel velo che ben altro in se nasconde.
La ragione resa inerme cede il passo alla paura e la sua sorte è incerta ormai ma quel coraggio quel coraggio delle donne ha fatto storia e piega il tempo alla superbia del tiranno e lo pregna del suo niente lo confonde e lo ignora.
Ahoo Daryaei, la studentessa che si è spogliata per protestare contro il regime in Iran, dichiarata ‘malata di mente’ e come tale ricoverata in ospedale psichiatrico, è poi stata liberata il 20 novembre 2024 e consignata alla famiglia per ‘ricevere cure’.Amnesty International e altre realtà hanno denunciato l’uso di ospedali psichiatrici come strumento di repressione politica, sottolineando che episodi di abusi e torture sono documentati in strutture simili.
E adesso che farò non so che dire Ho freddo come quando stavo solo Ho sempre scritto i versi con la penna Non ho ordini precisi di lavoro Ho sempre odiato i porci ed i ruffiani E quelli che rubavano un salario I falsi che si fanno una carriera Con certe prestazioni fuori orario
Canterò le mie canzoni per la strada Ed affronterò la vita a muso duro Un guerriero senza patria e senza spada Con un piede nel passato E lo sguardo dritto e aperto nel futuro Ho speso quattro secoli di vita E fatto mille viaggi nei deserti Perché volevo dire ciò che penso Volevo andare avanti ad occhi aperti Adesso dovrei fare le canzoni Con i dosaggi esatti degli esperti Magari poi vestirmi come un fesso E fare il deficiente nei concerti
Canterò le mie canzoni per la strada Ed affronterò la vita a muso duro Un guerriero senza patria e senza spada Con un piede nel passato E lo sguardo dritto e aperto nel futuro Non so se sono stato mai un poeta E non mi importa niente di saperlo Riempirò i bicchieri del mio vino Non so com’è però vi invito a berlo E le masturbazioni cerebrali Le lascio a chi è maturo al punto giusto Le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto
Canterò le mie canzoni per la strada Ed affronterò la vita a muso duro Un guerriero senza patria e senza spada Con un piede nel passato E lo sguardo dritto e aperto nel futuro
Canterò le mie canzoni per la strada Ed affronterò la vita a muso duro Un guerriero senza patria e senza spada Con un piede nel passato E lo sguardo dritto e aperto nel futuro O se avrò soltanto luoghi sconosciuto
Canterò le mie canzoni a tutti loro E alla fine della strada Potrò dire che i miei giorni li ho vissuti