“Il coraggio di esistere”, lirica di Francesco Saverio Bascio, poeta in Carpaneto (PC)

Ahoo Daryaei, aveva protestato all’inizio di novembre 2024 presso l’Università Azad di Teheran, spogliandosi fino a rimanere in intimo in risposta alle regole sempre più stringenti volute dal regime iraniano. Poco dopo, è stata arrestata con brutalità dai Basij, una milizia paramilitare, e trasferita in una struttura sanitaria sotto ordine dell’intelligence dei Guardiani della Rivoluzione.
Ed è come se il vento si fermasse
insieme al calpestio
e quell’aria
come fosse nebbia irrespirabile
si dirada
e per un attimo
offre finalmente spazio al cielo.


E’ grande regalo
quando la sua voce rasa
lancia in aria le sue stoffe pregne
e offre al vendo la sua pelle
le mille lacrime offuscate
da tutte le sconfitte imposte
stracciano quel velo
che ben altro in se nasconde.


La ragione resa inerme
cede il passo alla paura

e la sua sorte è incerta ormai
ma quel coraggio
quel coraggio delle donne
ha fatto storia
e piega il tempo alla superbia del tiranno
e lo pregna del suo niente
lo confonde
e lo ignora.
Ahoo Daryaei, la studentessa che si è spogliata per protestare contro il regime in Iran, dichiarata ‘malata di mente’ e come tale ricoverata in ospedale psichiatrico, è poi stata liberata il 20 novembre 2024 e consignata alla famiglia per ‘ricevere cure’. Amnesty International e altre realtà hanno denunciato l’uso di ospedali psichiatrici come strumento di repressione politica, sottolineando che episodi di abusi e torture sono documentati in strutture simili.

“A muso duro”, lirica di lotta e di libertà, Pierangelo Bertoli

Libertà, acrilico su tela di Peter Max

E adesso che farò non so che dire
Ho freddo come quando stavo solo
Ho sempre scritto i versi con la penna
Non ho ordini precisi di lavoro
Ho sempre odiato i porci ed i ruffiani
E quelli che rubavano un salario
I falsi che si fanno una carriera
Con certe prestazioni fuori orario

Canterò le mie canzoni per la strada
Ed affronterò la vita a muso duro
Un guerriero senza patria e senza spada
Con un piede nel passato
E lo sguardo dritto e aperto nel futuro
Ho speso quattro secoli di vita
E fatto mille viaggi nei deserti
Perché volevo dire ciò che penso
Volevo andare avanti ad occhi aperti
Adesso dovrei fare le canzoni
Con i dosaggi esatti degli esperti
Magari poi vestirmi come un fesso
E fare il deficiente nei concerti

Canterò le mie canzoni per la strada
Ed affronterò la vita a muso duro
Un guerriero senza patria e senza spada
Con un piede nel passato
E lo sguardo dritto e aperto nel futuro
Non so se sono stato mai un poeta
E non mi importa niente di saperlo
Riempirò i bicchieri del mio vino
Non so com’è però vi invito a berlo
E le masturbazioni cerebrali
Le lascio a chi è maturo al punto giusto
Le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto

Canterò le mie canzoni per la strada
Ed affronterò la vita a muso duro
Un guerriero senza patria e senza spada
Con un piede nel passato
E lo sguardo dritto e aperto nel futuro

Canterò le mie canzoni per la strada
Ed affronterò la vita a muso duro
Un guerriero senza patria e senza spada
Con un piede nel passato
E lo sguardo dritto e aperto nel futuro
O se avrò soltanto luoghi sconosciuto

Canterò le mie canzoni a tutti loro
E alla fine della strada
Potrò dire che i miei giorni li ho vissuti