(NdR) prosegue con il quattordicesimo ‘racconto in versi’ la pubblicazione del viaggio intrapreso dall’incappucciato dal volto coperto: abbandonata la misteriosa Valle del Serchio in Garfagnana il viaggio prosegue tra gli amorosi sensi de l’umane genti in un altro altr/ove ove “l’amore è la sirena che col suo dolce canto incanta ogni viandante”. La saga é inserita nel volume “Vietato attraversare i binari, Servirsi del sottopassaggio – Racconti poetici in versi e in prosa”, Vicolo del Pavone editore, Piacenza, 2009. La pubblicazione delle liriche in Arzyncampo é programmata in occasione dei mercoledì. Attualmente risultano pubblicate “Tarot (nel limbo azzurrognolo ove albergano spiriti ed anime perse)”, “Nel residuo di tracce di caffè, un bambino se ne va”, “Diecimo Pescaglia (ove fagotto scuro sulla linea binaria non é un gatto nero)“ , “Antica Mulina (ove gli amanti ballan intorno alla luna)“, “Linea aperta con l’aldilà (ove s’ode sguaiata, smodata, grottesca risata)“, “La fiera dei mercanti”, “Casa rossa, casa cantoniera (oltre il ponte ove vivono anime perse)” , “740.278, locomotore a vapore (al valico del Lupacino transita anima persa)”, “Capolinea“, “Fate nere, Fate le streghe – (nel limbo azzurrognolo chiude la porta una dama di nome Senza)”, Itaca (nel limbo azzurrognolo ove albergano illusioni che son perse)“, “Specchio doppio e rovescio (nel limbo azzurrognolo anime perse fan colazione col formaggio tra le pere)” e “Amour sans temps (una Signora di luce vestita)”.
ANTEFATTO
Difficile il percorso di vita per chi non ne vuol sapere di allinearsi, di accettare le regole del potente di turno. L’esperienza insegna: ad avere successo, ad essere premiati, non sono i migliori, sono sempre gli “utili”, che, a prescindere dall’esame critico dei contenuti e dei fatti, portan acqua al potente, di destra o di sinistra poco importa, del momento. Ma se hai la fortuna di avere al fianco una Regina, non c’è potente che possa piegarti: è la forza dell’Amore e, se vivi d’amore e per l’Amore, diventi invincibile.
SACRILEGIO FUOR DI TEMPO (nel limbo ove si rende deferente omaggio al crepuscolo)
Accovacciato sull'ermo colle s'assopiva l'antico buon convento, dentro al suo cuore sonnolento badava la dama alle sue ampolle. Ribolliva vapor d'acqua azzurrina, tra gli alti muri profumo di menta, sfavillava ballerina fiamma lenta mentre la vecchia sonava ocarina. Pulzella sentinella aguzzava sguardi a spiar non giungesse cavaliere pronta a lanciar rumorosi dardi, alfine la dama annunciava pozione che pene d'amore rendeva leggere, s'intonavano lodi alla sperata passione.