“La fiera dei mercanti” [6], la saga dell’Incappucciato dal volto coperto in viaggio sul treno toccato in sorte lungo la mysteriosa Valle del Serchio in Garfagnana, di Claudio Arzani

La fiera dei mercanti

(NdR) prosegue con il sesto ‘racconto in versi’ la pubblicazione del viaggio intrapreso nella misteriosa Valle del Serchio in Garfagnana sul treno toccato in sorte dall’incappucciato dal volto coperto. La saga é inserita nel volume “Vietato attraversare i binari, Servirsi del sottopassaggio – Racconti poetici in versi e in prosa”, Vicolo del Pavone editore, Piacenza, 2009. La pubblicazione delle liriche in Arzyncampo é programmata in occasione dei mercoledì, non casualmente in contemporanea con i “mercoledì coi grilli per la testa”, iniziativa letteraria in via Roma al 163 dove peraltro recentemente il libro é stato riproposto. Attualmente risultano pubblicate “Tarot (nel limbo azzurrognolo ove albergano spiriti ed anime perse)”, “Nel residuo di tracce di caffè, un bambino se ne vaDiecimo Pescaglia (ove fagotto scuro sulla linea binaria non é un gatto nero) , “Antica Mulina (ove gli amanti ballan intorno alla luna) e “Linea aperta con l’aldilà (ove s’ode sguaiata, smodata, grottesca risata).

Vietato attraversare i binari, Servirsi del sottopassaggio, pubblicato nel 2009, le ultime copie disponibili presso Libreria Internazionale Romagnosi, Piacenza

LA FIERA DEI MERCANTI

Il suono di un corno sul crinale del monte
annuncia l'arrivo del nero convoglio,
Castelvecchio Pascoli stazione ferroviaria,
locomotore spunta dalla nebbia.

Diretto Ventidodici affianca i carri
cortei di carri dalla pianura
sono mercanti ed allevatori
portano spezie antiche mercanzie.

Tutta la conca si riempie di tende
tende colorate, tende festose,
affollate attorno ai fontanili
i mercanti espongono i banchi

offrono mucche, solidi buoi,
vitelli, capretti, morbidi agnelli,
porcelli, cavalli, grassi maiali,
miele, vino, formagge con le  erbe

mangia la formaggia vorrai una donna,
acquista il sale per condire e conservare,
pollame e oche, selvaggia cacciagione,
al calore della fiamma scalda la resina

con altri carri arrivano i tessuti
mani di donna lavorano la lana,
stuoia colorate ad adornare le case,
arrivano anche metalli, rame e stagno

ferro dalle terre oltre il mare,
giullari danzanti con abili cani,
musici cantanti antichi stornelli,
vampe di fuoco dai saltimbanchi.

Concluse le vendite s'avvia la festa,
arrivano rosse le carni col vino,
per la fatica e il senso di ebbrezza
crollano i mercanti in sonno profondo.

Non s'avvedono dell'appartarsi al fiume
delle figlie, moglie, delle schiave,
con sguardi d'intesa ed ammiccanti sorrisi
raggiungono aitanti giovani valligiani.

Diretto Ventidodici, ora di ripartenza,
un'entità velata accarezza il seme,
lo stesso seme che cresce nel ventre
delle donne tornate ai carri dei mercanti.

Sorride nel sonno l'incappucciato
alla visione del prossimo inverno,
alle risate di celia dei valligiani,
ai racconti attorno ai fuochi.
Compagnia allegra al fiume

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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