“Antica Mulina (ove gli amanti ballan intorno alla luna)” [4], la saga dell’Incappucciato dal volto coperto in viaggio sul treno toccato in sorte lungo la mysteriosa Valle del Serchio in Garfagnana, di Claudio Arzani

La bella ‘mbriana

(NdR) prosegue con il quarto ‘racconto in versi’ la pubblicazione del viaggio intrapreso nella misteriosa Valle del Serchio in Garfagnana sul treno toccato in sorte dall’incappucciato dal volto coperto. La saga é inserita nel volume “Vietato attraversare i binari, Servirsi del sottopassaggio – Racconti poetici in versi e in prosa”, Vicolo del Pavone editore, Piacenza, 2009. La pubblicazione delle liriche, iniziata lo scorso 24 gennaio con “Tarot (nel limbo azzurrognolo ove albergano spiriti ed anime perse)”, proseguita con “Nel residuo di tracce di caffè, un bambino se ne vae con “Diecimo Pescaglia (ove fagotto scuro sulla linea binaria non é un gatto nero) é programmata in occasione dei mercoledì, non casualmente in contemporanea con i “mercoledì coi grilli per la testa”, iniziativa letteraria in via Roma al 163 dove peraltro recentemente il libro é stato riproposto.

Vietato attraversare i binari, Servirsi del sottopassaggio, pubblicato nel 2009, le ultime copie disponibili presso Libreria Internazionale Romagnosi, Piacenza

ANTICA MULINA (ove gli amanti ballan d’intorno alla luna)

Diretto Ventidodici destino l’infinito
gira la ruota dell’antica mulina,
non scorre acqua nel torrente in secca
giocano spiritelli due defunti ragazzini

rolla la ruota scatta il meccanismo
non c’è grano nell’ingranaggio,
incontro proibito dal rango e dal Casato
nel campo di fiori han voluto l’amore.

Diretto Ventidodici, si sfida il destino,
l’incappucciato sul volto ha un mezzo ghigno,
tende l’orecchio al tintinnare di spade,
mercenaria soldataglia attende all’onore.

Sordi colpi all’uscio sbarrato,
vana barriera alla vendetta dello stemma,
lacrima di paura solca il bel viso,
nel bacio di passione s’infonde il coraggio.

L’incappucciato gioca una carta,
s’avvolge nel silenzio l’intero convoglio,
crolla il bastione del silos infuocato,
Diretto Ventidodici, la mulina è violata.

Polvere di grano, polvere di illusione,
petali di papaveri portati dal campo,
la soldataglia ha sepolto gli amanti,
nel campo erbe e fiori, conservano sussurri.

Ci sono amori che splendono in cielo
amanti a ballare d’intorno la luna,
giran la ruota gli spiritelli,
brilla diamante l’amore negato.

Stazione ferroviaria di Borgo a Mozzano
dei mercenari non resta memoria
nell’oblio del Casato vanagloria,
gli spiritelli si prendono per mano.

Diretto Ventidodici prosegue la corsa,
l’ultima vettura scompare nella tenebra
le anime viaggianti lasciano un sorriso,
un lupo s’acquatta all’ombra della mulina.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.