(NdR) prosegue con il quarto ‘racconto in versi’ la pubblicazione del viaggio intrapreso nella misteriosa Valle del Serchio in Garfagnana sul treno toccato in sorte dall’incappucciato dal volto coperto. La saga é inserita nel volume “Vietato attraversare i binari, Servirsi del sottopassaggio – Racconti poetici in versi e in prosa”, Vicolo del Pavone editore, Piacenza, 2009. La pubblicazione delle liriche, iniziata lo scorso 24 gennaio con “Tarot (nel limbo azzurrognolo ove albergano spiriti ed anime perse)”, proseguita con “Nel residuo di tracce di caffè, un bambino se ne va”, e con “Diecimo Pescaglia (ove fagotto scuro sulla linea binaria non é un gatto nero)“ é programmata in occasione dei mercoledì, non casualmente in contemporanea con i “mercoledì coi grilli per la testa”, iniziativa letteraria in via Roma al 163 dove peraltro recentemente il libro é stato riproposto.
ANTICA MULINA (ove gli amanti ballan d’intorno alla luna)
Diretto Ventidodici destino l’infinito gira la ruota dell’antica mulina, non scorre acqua nel torrente in secca giocano spiritelli due defunti ragazzini rolla la ruota scatta il meccanismo non c’è grano nell’ingranaggio, incontro proibito dal rango e dal Casato nel campo di fiori han voluto l’amore. Diretto Ventidodici, si sfida il destino, l’incappucciato sul volto ha un mezzo ghigno, tende l’orecchio al tintinnare di spade, mercenaria soldataglia attende all’onore. Sordi colpi all’uscio sbarrato, vana barriera alla vendetta dello stemma, lacrima di paura solca il bel viso, nel bacio di passione s’infonde il coraggio. L’incappucciato gioca una carta, s’avvolge nel silenzio l’intero convoglio, crolla il bastione del silos infuocato, Diretto Ventidodici, la mulina è violata. Polvere di grano, polvere di illusione, petali di papaveri portati dal campo, la soldataglia ha sepolto gli amanti, nel campo erbe e fiori, conservano sussurri. Ci sono amori che splendono in cielo amanti a ballare d’intorno la luna, giran la ruota gli spiritelli, brilla diamante l’amore negato. Stazione ferroviaria di Borgo a Mozzano dei mercenari non resta memoria nell’oblio del Casato vanagloria, gli spiritelli si prendono per mano. Diretto Ventidodici prosegue la corsa, l’ultima vettura scompare nella tenebra le anime viaggianti lasciano un sorriso, un lupo s’acquatta all’ombra della mulina.