“Vorrei che i suoi occhi si riempissero…”, di Kenneth Patchen, da”Poesia d’amore del Novecento”, Crocetti editore

Vorrei che i suoi occhi si riempissero di meraviglia

Vorrei che le sue labbra si aprissero solo un poco

Vorrei che il suo seno si sollevasse al mio tocco

.

E Oh le direi che l’ho amata

Direi che il mondo iniziava e finiva dove era lei

Oh giurerei che il Bello abbia pianto per vedere la sua nuda grazia

.

Vorrei che le sue cosce mettessero uccelli tra le mie dita

.

Vorrei che il suo ventre fosse morbido e caldo come

un gattino addormentato

Vorrei che il suo sesso incontrasse il mio come un bacio

di fiamme in una foresta di sogno

.

E Oh le direi che l’ho amata

Direi che tutte le più nobili cose della terra e del cielo

Erano rese più nobili perché lei viveva

E Oh saprei che gli angeli più leggiadri

s’inginocchiavano là

.

Mentre lei dormiva tra le mie braccia

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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