Una lettera a Libertà sulla serata del 22 novembre agli Amici dell’Arte

Egregio direttore, l’altra sera ero presente tra il pubblico intervenuto presso la sede dell’Associazione degli Amici dell’Arte per la presentazione del libro di Carmelo Sciascia. Ho seguito con piacere ed interesse il dipanarsi delle analisi, delle sue osservazioni, caro direttore (il dottor Gaetano Rizzuto, ndr), di Stefano Pareti, Claudio Arzani, che ruotavano attorno alle Note del libro di Carmelo. Siamo stati trasportati con delicatezza, in un percorso intimo di esperienze e di emozioni, dalle Note del libro, dalle immagini della Sicilia, dalla forza dei suoi colori, contrapposti ed esaltando quelli della bassa, così rappresentati sulle tele di Carmelo. Poi lentamente il cammino è diventato introspettivo dove i ricordi, le immagini e le esperienze dell’ascoltatore venivano evocate dai racconti dei relatori, improvvisamente il tema del viaggio si è concretizzato, fermarsi e voltarsi per quanto già percorso, assaporarne le emozioni, fermarsi, riflettere per poi continuare.
Ieri mattina presto, dopo la bella serata agli Amici dell’Arte, ho avuto il desiderio di rileggere delle note di Carmelo (ho il privilegio di leggerle in anteprima per un atto di gentilezza di Carmelo nei miei confronti), ho cercato e letto alcuni racconti e poesie di Claudio Arzani, “Terza età” e “Locale 11420” (clicca sui titoli per leggere la poesia e il racconto, ndr). E anche in questo momento che sto scrivendo non posso non ringraziare per la piacevole sensazione di positività e benessere che serate come queste ci donano, ci aiutano a vivere meglio.

Paolo Canu