“Poetiche, quotidiano e immaginario nell’arte italiana tra Ottocento e Novecento”, mostra a Palazzo delle paure a Lecco fino al 20 novembre 2022

Plinio Lomellini, stampa litografica, manifesto del primo numero del quotidiano che esce a Genova nel 1903. Nella stessa città dove nel 1892 viene fondato il Partito dei Lavoratori Italiani che nel 1895 assumerà il nome di Partito Socialista Italiano

La mostra, primo appuntamento di un ciclo di cinque esposizioni che fino al 2014 indagheranno la scena artistica italiana arrivando fino alla stagione della Pop Art, si articola in due sezioni: la prima, in collegamento con le opere d’Arte Contemporanea normalmente esposte a Palazzo delle paure, e una seconda a Villa Manzoni in collegamento con la locale Galleria d’Arte Moderna.

Plinio Nomellini, il cantiere. Nomellini, nel 1984, viene arrestato con l’accusa di azioni sovversive e anarchismo ma verrà assolto dal Tribunale grazie alla difesa di Telemaco Signorini, macchiaiolo

Ammiriamo dunque più di 90 opere di autori che, nel periodo a cavallo tra i due secoli, si sono interessati tanto alla questione sociale quanto alla tematica del quotidiano e infine all’immaginario del simbolismo: così Giovanni Segantini, Angelo Morbelli, Giuseppe Pellizza da Volpedo.

Angelo Morbelli, una tazza di caffè. Con la sua arte l’artista si fa interprete di un simbolismo laico sensibile alla poetica degli ultimi

Sono gli anni, successivi alla conquistata Unificazione d’Italia, in cui le condizioni di vita vengono stravolte dalla rivoluzione industriale determinando il declino della civiltà contadina che fino ad allora, specie nel Sud, aveva costituito la base dell’economia e della società italiana.

Vincenzo Irolli, il giovane arrotino. Il napoletano Irolli racconta la vita quotidiana delle classi meno abbienti senza curarsi degli aspetti più spinosi della questione sociale. Così anche una scena di lavoro minorile diventa una scena di costume dove prevalgono gli atteggiamenti – pensosi e maliziosi – delle giovani donne che circondano il ragazzino al lavoro

Spunti di riferimento per gli artisti dell’epoca vengono dalla letteratura verista italiana (Giovanni Verga) e francese (Victor Hugo) e dalla diffusione delle teorie anarchiche e marxiste con il dilagare della questione sociale. Nascono così opere di denuncia e documentazione della realtà tra le quali la più rappresentativa è sicuramente la celeberrima opera “Il Quarto Stato” di Pelizza da Volpedo (purtroppo assente, qui a Lecco) che per la prima volta immortala un corteo di lavoratori che rivendica i propri diritti.

Teofilo Patini, la prima lezione di equitazione. L’artista, definito “il pittore della miseria rurale”, ritrae una scena di vita quotidiana familiare

Quanto invece alle opere di fine Ottocento e inizio Novecento il tema verista viene abbandonato a favore di temi e mezzi espressivi più onirici e immaginifici, passando alle tecniche del divisionismo, ai sogni e alle visioni tra simbolismo e allegoria.

Benvenuto Benvenuti, il mulino, la notte, la tempesta. sulla scorta dei racconti di Edgar Allan Poe la notte diventa protagonista della stagione del simbolismo. La notte si contrappone al giorno in una tensione tra luce e buio che simboleggia l’eterna lotta tra il Bene e il Male, tra Vita e Morte

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.