Ma che musica…
si ma dai però…che musica è
quando strappo le spine ad una rosa
per regalarle ai versi
e li costringo al pianto di una bimba nell’abito di sposa.
Ma che musica è
quando sento le grida per la via
nelle smorfie dei mille visi
sfregiati sotto i veli
e di cuori chiusi al mondo
nell’assenza di una semplice carezza
o di innocente e negata poesia.
Che musica è?
quando il petalo caduto dalla rosa
lapidato e cancellato senza gomma
trova spazio appena sotto i sassi
o nascosto e tremante tra le righe di una prosa
o quando pesta nella terra inerme
la testa al figlio del cuore di una mamma.
Che musica è
che non sembra quasi mai
se il poter viaggiar lontano
magari…o soltanto con la mente
è soltanto la certezza di nessuno…
e penso certo a futile speranza…
quando marchierò a fuoco il timbro nella mano.
Grazie mille sono sempre molto onorato dell’attenzione ai miei umili scarabocchi sicuramente non riuscirò ad alleviare alcune pene, ma gridarlo è il modo.