Sono salito senza biglietto.
Dio mio Dio mio senza biglietto.
Biglietti ovunque nella mia vita
Biglietti che mi ricordano
biglietti che mi dimenticano
biglietti che mi lasciano e…
sono salito senza biglietto.
Sono salito senza bagaglio
Dio mio senza bagaglio
Ma il bagaglio mi ricordo lo avevo
Avevo camice tessute di noia
mutande con l’elastico lento
come certi pensieri deboli
e scarpe consumate da occasioni perdute.
Non c’era la stazione.
Dio mio la stazione.
Nessun nome da cercare
nessuna panchina a cui appoggiare
la paura di partire e nessuna destinazione
annunciata da parole smozzicate.
Ma ora,ora che sono tornato,
dal meraviglioso e inatteso viaggio
dentro un tuo bacio
ho ritrovato i biglietti,
le mutande con l’elastico lento
e mille mille nomi di stazioni
è il granito freddo di una panchina.
Ma vorrei ripartire ora è sempre
per quel paese sconosciuto delle mie emozioni
dove mi ha trasportato un tuo bacio.
Dio mio un tuo bacio
Dio mio un tuo bacio.