“Ed è già dicembre”. Roba da non credere, confesso, l’ho scrita propri mi che non so s’ero il gatto o forse il questurino o magheri s’era imbariegh o comunque sognavo di mangiare quel melone di bionda tinta

Ma il gatto nero
quel co' gl'occhi neri

quel che
mangia meloni coi porcini
confondendo salviette e salvetti,
beve sal-vini quel verde e quel nero
canta l'Aida e la canzon

del carneval
la canzon d'la befana
e quela
d'la Rosina con la pancia
gonfia che scoppia
come 'na mina
e rutta
e fa aria dal cu..,
che fa,
intanfa tutto il locale
dall'Alpe alla Trinacria?
E se il vento bussa alla porta
senza ma e senza perché
apri la finestra
apri l'ali
prendi il volo,

che volere è volare,
fuggi fuggi scappa scappa
tega ca l'è mei,
magari
dietro la porta
l'è lù,
l'è quel questurino
coll'occhio nero
che t'ammira
e ti prende di mira
colli occi neri neri
paro paro
a quelli del gatto nero
ormai, lui, imbriaco.
Siamo fritte
dicono le sardine

con le pinne bionde
sentendo l'olio che ribolle
ma è solo
il motore della corriera
che corre nella prateria
veloce veloce
più veloce del nero cavallo
ma che sarà quel fumo bianco
e azzurro
che esce dal tappo del radiatore,
tieni stretto il volante
guida guida e ancora guida
presto o tardi lo troverai
un autogrill a Fiorenzuola
e dopo Casalpusterlengo
dove tutto sarà fumo
il questurino non ci crede
che quel che spacci
non è marihuana e manco pakistano
ma sano calzino spaiato
e quando finalmente vedi
la nebbia che sale
tranquillo
è il vino dell'osteria
che presenta il conto
t'insegue
fino al tramonto

quando
scende
la grandine
e i contadini non sono
mica contenti
ma arriba arriba
il gatto nero
con gli occhi gialli
si chiama dicono
Ho Chi Minh
vien forse da Taiwan
ma lui dice
gò un disturb
al bus del cul
beve un caffè
si sparlecca i baffi chiari
bagnati dell'arancione
d'un vecchio melone
felice fa le fusa
e ci scappa un bel
ruttino che sembra più un
ruttone

che fa rima con panettone
e perfin con torrone.
'Na contadinella
occhi scuri
che par 'na gatta

con la coda ritta
t'offre
il frutto del pero.

L'è mia l'ura del sciopero
l'è mia l'ura del precetto.
Ed è già dicembre.

“L’anelito alla gloriosa morte del valoroso sconosciuto soldato ignoto e senza nome spesso ispira poesia” [ 23 ]: la saga dell’Incappucciato dal volto coperto che, concluso il viaggio nella Valle del Serchio, prosegue in un altro Altr/Ove il suo percorso tra l’umane genti. Di Claudio Arzani

Senza gloria, senza onore. Illustrazione di EdoA

(NdR) prosegue con il ventitreesimo ‘racconto in versi’ la pubblicazione del viaggio intrapreso dall’incappucciato dal volto coperto: abbandonata la misteriosa Valle del Serchio in Garfagnana il viaggio prosegue tra gli amorosi sensi de l’umane genti in un altro altr/ove ove “l’amore è la sirena che col suo dolce canto incanta ogni viandante”. La saga é inserita nel volume “Vietato attraversare i binari, Servirsi del sottopassaggio – Racconti poetici in versi e in prosa”, Vicolo del Pavone editore, Piacenza, 2009. La pubblicazione delle liriche in Arzyncampo di regola (con unica eccezione per Dolce Maria) é programmata in occasione dei mercoledì. Attualmente risultano pubblicate “Tarot (nel limbo azzurrognolo ove albergano spiriti ed anime perse)”, “Nel residuo di tracce di caffè, un bambino se ne vaDiecimo Pescaglia (ove fagotto scuro sulla linea binaria non é un gatto nero) , “Antica Mulina (ove gli amanti ballan intorno alla luna)“, Linea aperta con l’aldilà (ove s’ode sguaiata, smodata, grottesca risata)“, “La fiera dei mercanti”, “Casa rossa, casa cantoniera (oltre il ponte ove vivono anime perse)” , “740.278, locomotore a vapore (al valico del Lupacino transita anima persa)”, “CapolineaFate nere, Fate le streghe – (nel limbo azzurrognolo chiude la porta una dama di nome Senza)Itaca (nel limbo azzurrognolo ove albergano illusioni che son perse)““Specchio doppio e rovescio (nel limbo azzurrognolo anime perse fan colazione col formaggio tra le pere)” , “Amour sans temps (una Signora di luce vestita)”, “Sacrilegio fuor di tempo (nel limbo ove si rende deferente omaggio al crepuscolo,“Lovely Nolly (nel limbo azzurrognolo ove al muretto del lungo fiume volano desideri)”, “Aneis e Sorin, amore in terra di Siena (nel limbo azzurrognolo ove al Campo restano due ombre danzanti)”“Dolce Maria (nel limbo azzurrognolo ove tre sorelle si rimirano belle)”, “Bara quel parroco, gioca con Dio (nel limbo ove si rende accorato abbraccio allo spirito di don Aldo Concari)”“Aulla Lunigiana, nuova stazione a tre chilometri dall’abitazioni (fuor del limbo azzugnolo ove raglia l’asino e il treno deraglia), “Brivido gelido milanese (in viaggio a far conti con la storia)”“Elegia del socialismo utopista (in viaggio a far conti con la storia)” e “Renzo e Lucia sull’acque dell’Al Furat (In viaggio a far conti con la storia)”

Vietato attraversare i binari, Servirsi del sottopassaggio, pubblicato nel 2009, le ultime copie disponibili presso Libreria Internazionale Romagnosi, Piacenza

ANTEFATTO (ancora in viaggio per anelito d’amor poetico rap-presentar)

Monica Noia, da Varese, scambio “in natura”, ma stia serena Dalila, su tratta del suo libro per il mio. AnnaMaria Arlotta, arriva da Rieti, vuole il libro a Roma, alla costituzione di Sinistra Democratica, 5 maggio 2007, mentre rileva che m’impegno nel fare il solito partitino del due per cento, “la sinistra non smetterà mai di farsi male”. Opinioni: non tutti siamo disponibili ad allinearci con il baffetto Massimo d’Alema ai diktat papalini. Ileana da Modena, Giusy da Bari e Massimo Avenali da Pescara che acquista a mezzo di post-pay. Stefania Bellani, assistente sociale, “la tua poesia, il piacere di avere ancora illusioni”. Giulia Contardi, pensionata, alla “prima” nel 2005 fu la prima a presentarsi con la copia di “E’ severamente proibito” pretendendo dedica e firma autografa. Poi con Maria Rina Fraschetta e Laura Molinari arrivò Antonella Losi. Per lei la falce, il martello, la stella sulla punta della falce. Rossa, naturalmente e naturalmente nulla a che vedere con i realisti “Massimo d’Alema e PierLuigi Bersani ex tutto e oggi Partiti Democratici in procinto d’arrivare democristiani. I Verdi maturando diventano rossi, secondo Giulio Andreotti. I rossi di ieri, però, sbiancano. Lavati con Prodix e Veltronix, il potente detersivo che fa bianco il Cavaliere nero e scancella le sinistre.

S’ammaina rossa bandiera

L’ANELITO ALLA GLORIOSA MORTE DEL VALOROSO SCONOSCIUTO SOLDATO IGNOTO E SENZA NOME SPESSO ISPIRA POESIA

Un giorno anche se non l'aspetti
[ma se ci badavi magari l'evitavi]
incontri di faccia la tua morte.

La mia morte
non ha cappuccio non ha mantello
non ha falce né volto bello

la mia morte
toccata in sorte
poverina manco é cadaverina

la mia morte
non rispetta e non paga canoni
vive libera, fuor di stereotipi

la mia morte
non é buona morte
non é cattiva né orrenda morta

la mia morte
é solo morte
non chiamata ma toccata in sorte

luce abbagliante accesa
protesa fiammella traballante
dal minimo soffio offesa

non é mancanza di rispetto
ma t'ignoro o mia morte,
resta chiusa fuor nella corte

scusa tanto ma ti rigetto
non s'hanno d'aprire quelle porte
non é ancora l'ora della cattiva sorte.

“Renzo e Lucia sull’acque dell’Al Furat (In viaggio a far conti con la storia)” [ 22 ] la saga dell’Incappucciato dal volto coperto che, concluso il viaggio nella Valle del Serchio, prosegue in un altro Altr/Ove il suo percorso tra l’umane genti. Di Claudio Arzani

(NdR) prosegue con il ventiduesimo ‘racconto in versi’ la pubblicazione del viaggio intrapreso dall’incappucciato dal volto coperto: abbandonata la misteriosa Valle del Serchio in Garfagnana il viaggio prosegue tra gli amorosi sensi de l’umane genti in un altro altr/ove ove “l’amore è la sirena che col suo dolce canto incanta ogni viandante”. La saga é inserita nel volume “Vietato attraversare i binari, Servirsi del sottopassaggio – Racconti poetici in versi e in prosa”, Vicolo del Pavone editore, Piacenza, 2009. La pubblicazione delle liriche in Arzyncampo di regola (con unica eccezione per Dolce Maria) é programmata in occasione dei mercoledì. Attualmente risultano pubblicate “Tarot (nel limbo azzurrognolo ove albergano spiriti ed anime perse)”, “Nel residuo di tracce di caffè, un bambino se ne vaDiecimo Pescaglia (ove fagotto scuro sulla linea binaria non é un gatto nero) , “Antica Mulina (ove gli amanti ballan intorno alla luna)“, Linea aperta con l’aldilà (ove s’ode sguaiata, smodata, grottesca risata)“, “La fiera dei mercanti”, “Casa rossa, casa cantoniera (oltre il ponte ove vivono anime perse)” , “740.278, locomotore a vapore (al valico del Lupacino transita anima persa)”, “CapolineaFate nere, Fate le streghe – (nel limbo azzurrognolo chiude la porta una dama di nome Senza)Itaca (nel limbo azzurrognolo ove albergano illusioni che son perse)““Specchio doppio e rovescio (nel limbo azzurrognolo anime perse fan colazione col formaggio tra le pere)” , “Amour sans temps (una Signora di luce vestita)”, “Sacrilegio fuor di tempo (nel limbo ove si rende deferente omaggio al crepuscolo,“Lovely Nolly (nel limbo azzurrognolo ove al muretto del lungo fiume volano desideri)”, “Aneis e Sorin, amore in terra di Siena (nel limbo azzurrognolo ove al Campo restano due ombre danzanti)”“Dolce Maria (nel limbo azzurrognolo ove tre sorelle si rimirano belle)”, “Bara quel parroco, gioca con Dio (nel limbo ove si rende accorato abbraccio allo spirito di don Aldo Concari)”“Aulla Lunigiana, nuova stazione a tre chilometri dall’abitazioni (fuor del limbo azzugnolo ove raglia l’asino e il treno deraglia), “Brivido gelido milanese (in viaggio a far conti con la storia)” e “Elegia del socialismo utopista (in viaggio a far conti con la storia)”

Vietato attraversare i binari, Servirsi del sottopassaggio, pubblicato nel 2009, le ultime copie disponibili presso Libreria Internazionale Romagnosi, Piacenza

ANTEFATTO (ancora in viaggio per anelito d’amor poetico rap-presentar)

L’ultima rap-presentazione del 2006, quella nel cortile interno del Castello di Carpaneto, è stata la più difficile. Venti i presenti. Lara Muroni ed Emilio, novelli sposi. Una mamma con la figlia dodicenne amante della poesia. La musica di Francesco d’accompagno alle poesie. Dalila a battere il tempo degli applausi. Alcuni disabili, altri anziani ospiti dell’ospizio. Il dialogo con la diversità, fuor dei parametri consueti. Si propone quel che ovunque ha suscitato emozione ma a Carpaneto rispondono volti immobili, inespressivi. Ma si va avanti fino alla fine perché non esiste futuro, in un mondo nel quale il confronto è sempre e solo tra uguali.

Migranti: le grand voyage, di Pascal Milcendeau

RENZO E LUCIA SULL’ACQUE DELL’AL FURAT
(in viaggio a far conti con la storia)

Una barca, Renzo e Lucia, in fuga da Bassora e lenta discesa nella notte lungo il corso del fiume fino alla foce: solo silenzio, nessun rombo assordante, sulle rive dell’Eufrate nessun fiore nasce

Scendeva il sole ai docks del porto
lasciando passo alle anime grigie,
sfuggenti ombre avvolte di nebbia,
mani tese nell'infinito imbrunire.

Furtivamente saliti sull'ultima barca
pagando amaro iniquo balzello,
mentre in banchina lentamente,
la chiglia sfondata, un mercantile
gemendo affondava.

Correnti d'aria tra le torri supreme,
ombre avanzanti occultanti i contorni,
incerte note di vecchia radio
accompagnavano impietose le mosse
del cecchino.

Arrancando al largo fluviale
agendo sul remo,
prima barca Renzo e Lucia,
strappa ad Erode Giuseppe e Maria,

addio Al Basrah,
palpita il cuore nella morsa,
superando l'ultima rete c'abbandoniamo
al pianto sommesso.


Allo sfilare dei profili dei minareti spezzati
di Khorramshahr poi Abadan ed infine Al Faw,
mentre ghiaccia il sangue dai canti graffiato
delle sirene, solo silenzio,
nessun rombo assordante,
sulle rive nessun fiore nasce

forse alla foce rivedremo
rivedremo la luce
la luce rasa illuminare
onde, in lento millenario succedersi del Golfo
forse.

“Dolce Maria (nel limbo azzurrognolo ove tre sorelle si rimirano belle)” [ 17 ]: la saga dell’Incappucciato dal volto coperto che, concluso il viaggio nella Valle del Serchio, prosegue in un altro Altr/Ove il suo percorso tra l’umane genti. Di Claudio Arzani

Il canto dello stornello, olio su tela di Silvestro Lega

(NdR) prosegue con il diciassettesimo ‘racconto in versi’ la pubblicazione del viaggio intrapreso dall’incappucciato dal volto coperto: abbandonata la misteriosa Valle del Serchio in Garfagnana il viaggio prosegue tra gli amorosi sensi de l’umane genti in un altro altr/ove ove “l’amore è la sirena che col suo dolce canto incanta ogni viandante”. La saga é inserita nel volume “Vietato attraversare i binari, Servirsi del sottopassaggio – Racconti poetici in versi e in prosa”, Vicolo del Pavone editore, Piacenza, 2009. La pubblicazione delle liriche in Arzyncampo di regola (con unica eccezione per Dolce Maria) é programmata in occasione dei mercoledì. Attualmente risultano pubblicate “Tarot (nel limbo azzurrognolo ove albergano spiriti ed anime perse)”, “Nel residuo di tracce di caffè, un bambino se ne vaDiecimo Pescaglia (ove fagotto scuro sulla linea binaria non é un gatto nero) , “Antica Mulina (ove gli amanti ballan intorno alla luna)“, Linea aperta con l’aldilà (ove s’ode sguaiata, smodata, grottesca risata)“, “La fiera dei mercanti”, “Casa rossa, casa cantoniera (oltre il ponte ove vivono anime perse)” , “740.278, locomotore a vapore (al valico del Lupacino transita anima persa)”, “CapolineaFate nere, Fate le streghe – (nel limbo azzurrognolo chiude la porta una dama di nome Senza)Itaca (nel limbo azzurrognolo ove albergano illusioni che son perse)““Specchio doppio e rovescio (nel limbo azzurrognolo anime perse fan colazione col formaggio tra le pere)” , “Amour sans temps (una Signora di luce vestita)”, “Sacrilegio fuor di tempo (nel limbo ove si rende deferente omaggio al crepuscolo, “Lovely Nolly (nel limbo azzurrognolo ove al muretto del lungo fiume volano desideri)” e “Aneis e Sorin, amore in terra di Siena (nel limbo azzurrognolo ove al Campo restano due ombre danzanti)”

Vietato attraversare i binari, Servirsi del sottopassaggio, pubblicato nel 2009, le ultime copie disponibili presso Libreria Internazionale Romagnosi, Piacenza

ANTEFATTO (e il viaggio continua per anelito d’amor poetico rap-presentar)

Francesca C. ha ispirato, proposto, voluto, introdotto la serata nell’antica chiesa di Sant’Ilario, diventata auditorium comunale. Era il 2 dicembre 2005 e damigella Francesca coinvolgeva amici suoi, Pietro Gruppi e Marco Varani, chitarra e canto, che hanno accompagnato le poesie recitate da Tiziana M. che amava quella poesia, “Al banco del pesce sul mercato ho incontrato quella donna che avevo perdutamente amato” e quando recitava erano calorosi applausi tutti suoi e del suo inchino. In sala presente Carla F., in attesa del futuro da dirigente ospedaliero. Sul palco è salita Stefania P., a quel tempo che fu consigliere comunale di Rifondazione Comunista. Al microfono alla sala piena, a pugno chiuso ha detto “provaci ancora, Claudio“. Per lei ancora a sua insaputa la poltrona da dirigente sindacale di categoria.

Le Fonti di Giminiano (particolare), olio su tela di Niccolò Cannicci

DOLCE MARIA (nel limbo azzurrognolo ove tre sorelle si rimirano belle)

Ora di musica per le tree sorelle
nella stanza con vista sul fiume,
maestre melodiose le lunghe dita,
spetta a Flora al piano star seduta.

Ada e Maria elevano un'ode
al Signore, alla gloria dei cieli,
è così che si confà
alle pulzelle di buona società.

Splendide note avvolgono la mente
voci cristalline sfiorano il cuore,
tutta la grande antica magione
sembra sospesa in tacito ascolto.

Nella biblioteca si culla compiaciuto
assiso in attesa messer lo futuro,
scambia sguardi con il destino,
si, signorine, sono pronte tre valigie.

Valigia bianca con rossa croce
per sorella Flora, mani fatate,
l'attende ansiosa poliambulanza,
sarà amorevole crocerossina.

All'ortiche trine e perline,
non vestirà abiti talari,
Camillo s'avvia al sentiero,
nel bosco Ada sarà sua sposa.

Canti di fede, canti gregoriani,
buon Dio proteggi la nostra casa
da spiriti malvagi non sia invasa,
i piani del maligno risultino vani.

Ma nell'ombra giù in cantina,
umida la sabbia del pavimento,
s'insinua tra i mattoni delle volte,
l'acqua del fiume insidia fondamenta.

Vacilla l'assetto consolidato,
il piano si fa curvo ed inclinato,
nulla da fare per dolce Maria,
varcherà il confine della pazzia.
I’m half-sick of shadows, said the Lady of Shalott (Sono mezza stanca delle ombre, disse la Signora di Shalott), olio su tela di John William Waterhouse. Storia: Elaine di Astolat viveva in una torre sull’isola di Shalott, lungo un fiume nei pressi di Camelot. Passava le giornate tessendo quel che vedeva attraverso uno specchio, non potendo guardare direttamente Camelot perché una maledizione l’avrebbe fatta morire. Ma un giorno, attraverso lo specchio, vide Lancillotto e se ne innamorò. Stanca della maledizione che la teneva isolata dal mondo, si voltò a guardare il cavaliere. Poi, salì su una barca e morì, mentre la corrente la portava fino a Camelot.

“Aneis e Sorin, amore in terra di Siena (nel limbo azzurrognolo ove al Campo restano due ombre danzanti)” [ 16 ]: la saga dell’Incappucciato dal volto coperto che, concluso il viaggio nella Valle del Serchio, prosegue in un altro Altr/Ove il suo percorso tra l’umane genti. Di Claudio Arzani

Piazza del Campo, Siena, olio su tela di Giorgio Gosti

(NdR) prosegue con il sedicesimo ‘racconto in versi’ la pubblicazione del viaggio intrapreso dall’incappucciato dal volto coperto: abbandonata la misteriosa Valle del Serchio in Garfagnana il viaggio prosegue tra gli amorosi sensi de l’umane genti in un altro altr/ove ove “l’amore è la sirena che col suo dolce canto incanta ogni viandante”. La saga é inserita nel volume “Vietato attraversare i binari, Servirsi del sottopassaggio – Racconti poetici in versi e in prosa”, Vicolo del Pavone editore, Piacenza, 2009. La pubblicazione delle liriche in Arzyncampo é programmata in occasione dei mercoledì. Attualmente risultano pubblicate “Tarot (nel limbo azzurrognolo ove albergano spiriti ed anime perse)”, “Nel residuo di tracce di caffè, un bambino se ne vaDiecimo Pescaglia (ove fagotto scuro sulla linea binaria non é un gatto nero) , “Antica Mulina (ove gli amanti ballan intorno alla luna)“, Linea aperta con l’aldilà (ove s’ode sguaiata, smodata, grottesca risata)“, “La fiera dei mercanti”, “Casa rossa, casa cantoniera (oltre il ponte ove vivono anime perse)” , “740.278, locomotore a vapore (al valico del Lupacino transita anima persa)”, “CapolineaFate nere, Fate le streghe – (nel limbo azzurrognolo chiude la porta una dama di nome Senza)Itaca (nel limbo azzurrognolo ove albergano illusioni che son perse)““Specchio doppio e rovescio (nel limbo azzurrognolo anime perse fan colazione col formaggio tra le pere)” , “Amour sans temps (una Signora di luce vestita)”, “Sacrilegio fuor di tempo (nel limbo ove si rende deferente omaggio al crepuscolo e “Lovely Nolly (nel limbo azzurrognolo ove al muretto del lungo fiume volano desideri)”

Vietato attraversare i binari, Servirsi del sottopassaggio, pubblicato nel 2009, le ultime copie disponibili presso Libreria Internazionale Romagnosi, Piacenza

ANTEFATTO

Gropparello, 29 giugno 2006, ottava rap-presentazione proposta voluta e organizzata da Ferruccio Braibanti: per la prima volta viene recitata la favola di Aneis e Sorin, nella sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso, l’ex cinema del paese dell’appennino dove sul finire degli anni quaranta è nato l’amor di mamma contadina e papà venuto da una città lontana, sfollato in campagna per sfuggire al precetto del nero Podestà; e l’Incappucciato dal volto coperto, sorridendo, ha pensato: “scegli il luogo dove portare il tuo cuore e lì troverai il tuo Paradiso“.

Brooks, Thomas; The Dawn of Love; Paintings Collection

ANEIS E SORIN, AMORE IN TERRA DI SIENA (nel limbo azzurrognolo ove al Campo restano due ombre danzanti)”

Si snoda il cammino lungo la pianura,
al bivio sale il sentiero verso il cielo,
sulla collina dominano antiche mura,
oltre porta maestra s’apre la città.

Rimbombano i passi sull’acciottolato,
s’allungano ombre tra le vecchie case,
sono annoiati gli stanchi destrieri
posti a trainare antiche vetture.

D’un tratto si apre una piazzetta,
alla fontana ti puoi abbeverare,
ora si tratta del Drago la contrada,
quindi a seguire Quercia e Pantera.

Inattesa si presenta scalinata,
occorre scendere antichi gradoni,
s’apre a stupita ammirazione
lo spettacolo di piazza, del Campo.

Nei giorni d’attesa della sfida del Palio,
a terra eran seduti un principe e una dama,
amore impedito, amore negato,
ma l’amore non è mai vano.

Ore ed ore a sospirare
il suo viso ad ammirare
quando i suoi occhi videro il suo volto
si spense il sole, il mondo s’abbagliò.

Domina l’argento del disco lunare,
leggera brezza movea larga gonna,
ciò che nel Regno è impedito
vissuto è in sogno in terra di Siena.

Quando a sera il Campo s’abbrunì
Aneis e Sorin, sdraiati sul selciato,
aprirono estesa arcata alare,
s’alzarono al cielo, oltre l’alte torri.

Amore impedito, amore negato,
ma l’amore non è mai vano,
due ombre ballano sul Campo,
è un sogno, sai, la terra di Siena.
Proposta d’amore, olio su tela di Eugene de Blass