Le vie d’acqua in cui si specchiano episodi e circostanze di vita narrati in queste pagine sono alcuni fiumi che scendono dall’Appennino piacentino e il Po nel suo tortuosissimo tratto che segna il confine tra Lombardia ed Emilia. Fra descrizioni degli ambienti naturali, ricognizioni nel degrado sociale e ambientale, cronache di momenti di cultura – vitale e quanto mai preziosa vissuti in prossimità degli argini, la narrazione compone un mosaico che da un lato risulta gustoso come sempre succede quando protagonisti sono i luoghi nei quali viviamo. Tuttavia troppo concise le descrizioni, il susseguirsi del racconto finisce per dare l’impressione del “fiato corto”. Decisamente ci si aspettava qualcosa in più.