“Io vado, madre”, lirica di Abdulla Goran, poeta curdo

IO STO CON I CURDI: Asia Ramazan Antar è stata uccisa combattendo i militanti dell’Is. Entrata a far parte delle YPG nel 2015, adottando il nome di battaglia Viyan Antar ha preso parte a cinque battaglie prima di essere uccisa intorno a Manbij, vicino al confine turco, il 30 agosto 2016.
"Io vado, madre.
Se non torno,
sarò fiore di questa montagna,
frammento di terra per un mondo
più grande di questo.
Io vado, madre.
Se non torno,
il corpo esploderà là dove si tortura
e lo spirito flagellerà, come
l’uragano, tutte le porte.
Io vado Madre
Se non torno,
la mia anima sarà parola
per tutti i poeti."

Abdulla Goran è stato un poeta curdo. Ha senza dubbio portato una rivoluzione nella poesia curda, ed è chiamato anche il padre della letteratura curda moderna. Membro attivo del Partito Comunista Iracheno, è stato arrestato e torturato diverse volte durante il periodo della monarchia. Nominato docente presso il dipartimento di lingua e letteratura curda presso l’Università di Baghdad nell’autunno del 1960. Come membro del Comitato iracheno di pace e solidarietà e ha spesso viaggiato nell’ex Unione Sovietica. Si ammalò di cancro e morì in Kurdistan il 18 novembre 1962. 

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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