“Falco di Maggio – Fra leggenda e storia il mondo magico e cavalleresco nell’Inghilterra dei tempi di re Artù e della Tavola Rotonda”, romanzo di Gillian Bradshaw, SugarCo edizioni, 1980

Eccoci in pieno ciclo storico-leggendario di re Artù raccontato attraverso le vicende di Gwalchmai, figlio di Lot, re delle Orcadi, e di Morgause, parente di re Artù, sorella di Morgana ed Elaine. Figlia di Gorlois, duca di Cornovaglia, e di Igraine della quale si invaghisce Uther Pendragon. Frutto del rapporto nasce appunto un figlio illegittimo, Artù. Buon comandante militare, alla morte del padre Artù assume il ruolo di re che non gli spetterebbe in quanto formalmente privo dei titoli di nobiltà necessari. Il fatto causa contestazioni da parte di molti a loro volta pretendenti al trono. Tra questi lo stesso Lot che arma un esercito ma viene sconfitto e non solo: un suo figlio, Agravain, viene fatto prigioniero e trattenuto come ostaggio alla corte di re Artù che gli permetterà di diventare cavaliere della Tavola Rotonda. Il libro, acquistato anni fa su una bancarella di volumi usati a Bobbio, guardato con sospetto immaginando una noiosa storia fantasy e come tale giacente semidimenticato su uno scaffale della libreria, finalmente ha visto giungere “la sua volta” finendo letteralmente divorato nel breve volgere di un paio di giornate. In breve: Morgause é dedita alla magia nera che prevede anche sacrifici umani per evocare spiriti maligni. Introduce al mondo oscuro anche il figlio Gwalchmai, negato allo spirito guerriero ma, giunto al punto di non ritorno, rifiuta quel destino e fugge verso il mondo della luce dove riceve una spada magica che lo rende capace di combattere con la furia di un berserk. Decide di raggiungere le truppe di re Artù con la volontà di combattere al suo fianco ma Artù, che ben conosce il mondo della magia e ritiene Gwalchmai (Falco di Maggio) un adepto del mondo oscuro, lo rifiuta invitandolo ad offrire i suoi servizi e la sua spada a qualche altro signore. Ma il figlio di Lot non si arrende: vuole ad ogni costo diventare un cavaliere della Tavola Rotonda così come nel frattempo è stato ammesso il fratello, Agravain. Letteralmente, un romanzo che si sviluppa tra riferimenti storici e racconti di leggenda.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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