“Euro song”, lirica di Francesco De Girolamo, poeta in Roma

Oh miei prodi, via gli in-ciampi,
via le zecche e i vecchi stampi:
la faremo, quest'Europa,
se non altro nella borsa;
seppur grama, seppur vuota,
l'importante è che riscuota
l'Ultramultinazionale
il suo vecchio fatturato
per lanciare sul mercato
nuovo sterco verniciato.
Mentre Bush, alla riscossa,
con l'Europa in battimano,
spara sulla Croce Rossa
per punire il Talebano.
La faremo, la faremo,
la faremo quest'Europa! 
La faremo alla francese,
la faremo alla spagnola,
con l'aiuto esterno inglese
in mangimi per le vacche
che saranno riciclati
zitti zitti di qui a un mese
perché il regno di Berlicche
non sia a corto di patacche
da scambiare tra Sciracche,
Blair, Schroeder, Trentamonti
e per far quadrare i conti
all'Anonima Bassotti
che in Europa ha preso piede
e a Bruxelles ha la sua sede.
Poi Zidane, Owen e Totti
ci daranno oppio a chili
con i dribbling e con i tiri
che da giugno, grazie a Dini,
ci faranno andare in fumo
litri di benzina verde,
linfa del cuore globale
benedetta dall'Europa,
sborra rancida di rana,
del nervino meno sana,
in gincane di tifosi
entusiasti ed orgogliosi
dei locali pedatori
in imprese oltre-orientali.
Dunque, bada ai decimali
del tuo nuovo Estratto Conto.
E non farti approssimare
dal pensiero della fame
di chi ieri o oggi è morto.
È il destino suo, è fatale;
con il requiem del G8,
una prece della FAO,
una massima di Mao,
adottata dalla Lega,
un sospiro del Polacco,
qualche pacco andato a male,
qualche mina che va in aria,
collocata dall'Osama,
fabbricata in Alabama.
L'Euro è N.A.T.O. Pronti? Via!
Tutto a posto e così sia.

Francesco De Girolamo (1999)

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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