Ultimo giorno dell’anno e ultimo romanzo (giallo) letto e recensito nell’anno. Per la precisazione la seconda prova della gente del Bar Lume, con Massimo che, insieme ad Aldo, si trova impegnato in un catering di servizio ad un congresso partecipato da molti giapponesi. Ed uno di loro, dopo un leggero malessere che lo costringe in albergo, muore. Un bel mistero per il commissario Fusco che chiede aiuto proprio al barrista, Massimo per l’appunto, che diventa così protagonista di questa seconda prova letteraria (datata 2008) di Malvaldi. Relegando, contrariamente alle altre vicende lette, al ruolo di simpatiche comparse i quattro vecchietti abituali frequentatori del Lume, a partire dal nonno di Massimo, Ampelio. Ma, se dal punto di vista soggettivo la trama e la soluzione finale hanno scarsa possibilità di entusiasmare (il punto di vista di Malvaldi è a metà strada tra un biologo informatico e un matematico, lontanissimo da un letterato quale ritengo d’essere), sono proprio gli interventi dei vecchietti o di Tiziana (la dipendente del bar) che s’impegna nel rinnovo del locale, a divertire il lettore in funzione anche di un buon principio di fine d’anno per cui, nel consigliare acquisto e lettura, non resta che lasciare a tutti quanti un buon anno nuovo, magari appunto con un brindisi al bar Lume, a Pineta, litorale di toscana.