Ultimo giorno per una visita (gratuita dalle 14.30) a Piacenza Expo dove è allestita la mostra #Street, prima Biennale della Street Art e delle Visioni Metropolitane, curata dal Prof. Giorgio Gregorio Grasso.
Imperdibili le due stupende tele di Basquiat, re della street art quindi, a seguire, si ammirano artisti emergenti, compresi diversi locali, da Giuseppe Tirelli ad Elisabetta Falsetti a Diego Maria Gradali.
Mille metri quadrati di esposizione con nella prima parte opere capaci di interpretare le tensioni, le vitalità, le opportunità dell’esistenza metropolitana contemporanea e nella seconda parte del padiglione invece si esprimono con live performance alcuni tra i più importanti street artist italiani.
Oggi un pubblico attento comincia a comprendere il valore espressivo ed estetico di questa forma d’arte, restituendo piena dignità e conferendo agli artisti più apprezzati incarichi di assoluto prestigio, in dimore private, hotel, spazi pubblici.
Questa piccola esposizione dunque fissa un preciso momento, attraverso artisti riconosciuti, affinché, sostengono gli organizzatori, resti nella storia di Piacenza che la street art insieme alle visioni metropolitane, sono state ospitate, spiegate, celebrate e catalogate.
Piacenza Expo si propone dunque come luogo espositivo privilegiato per queste forme di espressione artistica e la visita è consigliabile sia per la visione delle opere sia per l’eventuale acquisto.
Un solo rammarico: la mostra avrebbe meritato un maggior respiro ed una durata adeguata alla qualità e all’interesse che vanno ben oltre l’ambito territoriale piacentino. In pratica si vorrebbe che, dopo la storicizzazione della street art, si storicizzasse anche la mostra, partendo dalla realizzazione di un catalogo che degnamente rappresenti opere e artisti consegnandoli alla memoria dei posteri.
Un invito e un impegno per il 2020 rivolto alle principali istituzioni attualmente impegnate, nell’assordante assenza degli enti locali, nel campo dell’arte sovvenzioni alla mano: banche in prima fila.