Una settimana è già passata. Dalla chiusura della mostra “1937 1945 Fame, Lacrime, Fango” organizzata a Pontenure, nella suggestiva cornice di Villa Raggio dal 25 al 27 settembre.
Nata parallela alle iniziative di rap-presentazione del libro “Scendea fischiando feroce sorella morte” con le illustrazioni (contenute nel libro proposto da Scritture edizioni) di Edoardo Arzani (degno erede di Arzyncampo) e le fotografie dai campi di concentramento e sterminio di Auschwitz e di Birkenau, per la prima volta per due giorni ha vissuto in parziale autonomia.
Ovvero, conclusa la serata comune del 25 settembre, la mostra è proseguita nelle due successive giornate di sabato 26 e di domenica 27.
A dire il vero la frequenza, soprattutto per difetto di informazione e di pubblicità, non è stata altissima. Tuttavia “il video è bucato“, chi è venuto ( supporta l’immagine a seguire ) ha avuto il mio appoggio ‘ciceronesco’ e l’esperienza è stata straordinaria (peccato che il tutto sia avvenuto nel giorno d’assenza di Edoardo, impegnato col lavoro ‘ordinario’, quello che dà da mangiare).
C’è chi ha interloquito, chi ha posto domande, chi ha detto la sua, chi ha scoperto cose e fatti che non conosceva. Onde per cui, che dire? Vale la pena proseguire, arricchire l’esposizione, provare ancora (magari coinvolgendo scolaresche) per affermare che la guerra giusta non esiste, che in guerra semplicemente si muore. Parola di Arzyncampo.
Dunque, e adesso? Tappe da costruire nel 2016. A Caorso, a Fiorenzuola, magari a Cortemaggiore. Un piccolo grande contributo per affermare che le guerre non servono a niente, salvo a farci male. Dunque, grazie, Edoardo.