Esattamente ottanta anni fa, il 2 ottobre 1935, l’Italia aggrediva l’Etiopia. Culturalmente prodromica dell’infamia delle leggi razziali, fu molto peggio di una guerra coloniale già che l’impero etiope era membro della Società delle nazioni e dall’Italia riconosciuto. Gli italiani, riduzionista definirli fascisti, commisero inenarrabili crimini contro l’umanità. Causarono centinaia di migliaia di morti, non solo con l’uso di armi chimiche, negato per decenni anche dallo stato democratico, ed è significativo come questa ricorrenza, una delle pagine più nere della nostra storia, stia passando sotto silenzio.