“18 marzo 2020” (circa ore 20.00), lirica di Francesco Saverio Bascio, poeta in Carpaneto (Pc)

Era il 18 marzo 2020, all’inizio della pandemia di Sars-cov-2. Gli obitori di Bergamo, uno dei luoghi più colpiti dal virus in Italia, erano al collasso e i militari trasferivano le bare in altre province per la cremazione. Nella notte, la lenta carovana dei mezzi militari blindati, venne filmata da un cittadino alla finestra e quelle immagini divennero il simbolo del dramma. 
Oggi... quasi a quest'ora 
sfilavano le anime
e le lacrime dietro al vetro
solcavano le mille scie profonde,
e la vita... ormai resa inerme
ne seguiva le copiose tracce.
Quelle lacrime... 
nella terra...
nude...
che non asciugano ancora
quelle lacrime non finite
quelle lacrime nei vetri del mondo.
Quelle lacrime...
che ho tentato di raccogliere
e di contarle una ad una
persino cantando...
ho cercato...
e ho chiesto aiuto anche alla pioggia
che non riesce ancora 
a lavarle tutte.
I camion militari con le bare dei morti di Bergamo attraversano Ferrara diretti alla Certosa

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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