“Vietato attraversare i binari Servirsi del sottopassaggio”, il commento di Lorena Tassara al libro che venerdì 15 dicembre ispirerà una serata di Pace, Musica, Colori, Poesia per urlare BASTA ARMI #sempredallapartedellapace

Sono diverse le chiavi di lettura del mio libro di racconti in versi e in prosa pubblicato nel 2009. C’era l’interpretazione allora scritta da Betty Paraboschi, all’epoca giovane giornalista che percepì la visione onirica del viaggio del treno che le ricordava la locomotiva di Guccini (leggi qui). Ieri Lorena Tassara ne ha proposto in facebook una visione che evidenzia il percorso fantasy dell’incappucciato dal volto coperto che sul treno toccato in sorte attraversa l’oscura Valle del Serchio. Per arrivare, nella seconda parte del libro, alle storie partigiane nelle nostre Valli. Tra pochi giorni, venerdì 15 dicembre alla libreria Postumia di Sant’Antonio, lo stesso libro sarà ispiratore di una serata #sempredallapartedellapace per urlare il nostro BASTA ARMI! senza se e senza ma. Che appunto rappresentava il sogno dell’incappucciato e il senso onirico del libro, la speranza di un mondo di pace, contro tutte le guerre.

Con l’incappucciato dal volto coperto in viaggio sul treno toccato in sorte nell’oscura Valle del Serchio, l’incontro con la principessa in fuga dalle Arpie in Val Perino, la storia del partigiano giunto in Val Boreca

IL COMMENTO AL LIBRO DA PARTE DI LORENA TASSARA

In qualsiasi stazione ferroviaria il divieto di attraversare i binari e servirsi del sottopassaggio è di normale e routinaria acquisizione, norma di banale buonsenso, anche se, come tutti i divieti produce la tentazione a trasgredire. Che sia il tema della trasgressione a dominare la scena di questo libro di Claudio Arzani?

Può essere, ma se di trasgressione si tratta, è di imprevedibile tenore onirico e divergente. Un viaggio poetico, sempre e di sicuro; perché guidato da poesie concatenate tra loro a narrare una storia e perché anche i racconti sono scritti con stile poetico.

Si viaggia tra il presente e un passato dal sapore medievale, a cavallo della fantasia, in tortuosi e inquietanti paesaggi che sembrano uscire dalle pagine di un libro fantasy in compagnia di personaggi altrettanto fantasy. Ma soprattutto c’è una figura quasi costante che accompagna, inquieta e trascina: l’incappucciato dal volto coperto.

Poi, a metà strada, la Storia cambia e così i luoghi… si vola in Val Trebbia, tra i partigiani…

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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