“Venne la morte”, lirica di Giuseppe Diodati, poeta in Pescara

In absentia, olio su tela di Margherita Fontanesi

Venne la morte in un pomeriggio assolato,
mentre lei era a prendere il sole in un prato.
La morte le disse: devi venire.
Lei provò a non sentire.
La morte le prese i capelli
la trascinò su quel prato
porta rispetto perché sono la morte
ma lei non capiva
lei non voleva
aveva ancora mille cose da fare
un libro da finire
guardare l’ultima puntata di uno sceneggiato
quattro camicie da stirare
e un mutuo da finire di pagare.
Ma la morte non sente ragione
ha il volto di un bravo ragazzo
un po’ geloso e po’ pazzo
e ora è troppo tardi per denunciare
venne la morte
un pomeriggio assolato.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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