Premiazione ad Alessandria per i 29 poeti del libro ‘100 Thousand Poets for Change’ di Albeggi editore tra i quali Claudio Arzani

L’Alexandria Scriptori Festival è un’iniziativa realizzata annualmente dalla Provincia e dal Comune di Alessandria con il Patrocinio della Regione Piemonte e del Salone Internazionale del Libro di Torino. Suddivisa nelle sezioni Teatro, Cinema, Poesia, Narrativa, Saggistica e Giornalismo, domenica 22 giugno premia per la sezione Poesia il libro “100 Thousand Poets for Change – 28 settembre 2013”, una raccolta con le opere di 29 poeti selezionati dall’editore Albeggi di Roma tra i quali il piacentino Claudio Arzani.

Poesie che toccano argomenti di forte impatto sociale, politico e di cronaca”, commenta Arzani, “dalle nuove povertà alla vergogna delle carceri, dall’ambiente alla violenza sociale fino alla preoccupazione per le tendenze razziste e xenofobe in Europa ed è proprio quest’ultimo il tema del mio contributo”. 

Dunque una poesia, quella del libro, che tocca le corde profonde della coscienza degli uomini perché per sua natura universale e libera. In altre parole poesia che fa riflettere, vuole restare impressa nella memoria per ritornare alla mente nei momenti bui e costituire una guida, un punto di riferimento, un timone esistenziale.

Anche per questo”, conclude Arzani, “si tratta di un’operazione senza fini di lucro: le 150 copie stampate del libro sono state distribuite in omaggio ed è comunque sempre possibile scaricarne copia dal sito dell’editore”.

Appuntamento dunque domenica alla Taglieria del Pelo di via Wagner ad Alessandria dove alla cerimonia di premiazione prevista per le ore 16, faranno seguito la lettura delle poesie degli autori presenti e una tavola rotonda sul tema ‘Poeti per il cambiamento’.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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