Poesia è emozione. Riflessioni a margine di una serata d’impegno culturale e politico

Piacenza, 12 dicembre 2013, ex Circoscrizione 3, presentazione del libro ‘le eredità di Vittoria Giunti’. Claudio Arzani legge poesie dall’antologia ‘100 Thousand Poets for Change – 28 settembre 2013’ di Albeggi Edizioni

Poesia è un’emozione. Che dai, che ricevi. E spesso ti ritrovi prosciugato d’energie ma cammini sulle nuvole, lassù oltre gli acquiloni a rincorrere i palloncini colorati sfuggiti alle mani dei bambini. Che aspettano un loro ritorno, t’investono delle loro speranze e ti sognano loro eroe. Questo il commento che posso lasciare alla conclusione della serata di giovedi 12 dicembre. 
 
Tutto inizia con l’invito di Emanuela Schiaffonati a preparare la scaletta della serata, invito del tutto inatteso. Presentazione del libro ‘le eredità di Vittoria Giunti’, primo Sindaco donna in Sicilia, già staffetta partigiana, impegnata sul fronte dell’emancipazione femminile e della lotta contro la mafia. 

 
Tempestiva ricerca via internet e, da lì, l’idea di coinvolgere Carmelo Sciascia con i suoi dipinti. Carmelo. Detto ‘piacentino di Sicilia’ che aderisce con entusiasmo all’invito telefonico anche perché scopre, lui un tempo ferroviere, che Vittoria era figlia di un alto funzionario delle ferrovie e quel treno che ci accomuna (mio padre era a sua volta ferroviere) riprende il suo viaggio nel presente portandoci verso il futuro. Ma non solo: Vittoria era moglie di Salvatore Di Benedetto che, mi racconta, Carmelo in gioventù ha conosciuto ad un intervento alla scuola di partito.
 
A seguire la selezione delle poesie da leggere (non è mai semplice, per ciascuna va valutata la coerenza con la serata). Alla fine cinque in tutto, tre mie dedicate alle nostre donne, le donne di sinistra impegnate con noi nella lotta contro l’ingiustizia e alla tragedia della guerra con le donne (che invece amano l’amore, che vorrebbero l’amore e non certo la morte associata alla guerra) destinate, quando cessa il rombo del cannone, a curare i feriti e seppellire i cadaveri. 
 
Oltre a due poesie tratte dall’antologia ‘100 Thousand Poets for Change – 28 settembre 2013’ della romana Albeggi Edizioni (sulla violenza sulla donna, su un messaggio a chi governa, poesie di Francesco Sassetto e di Carlo Bordini).
 
Ancora: la locandina, l’attesa della pubblicazione sul quotidiano del comunicato stampa, l’elaborazione di un evento in facebook con invito (che mi tiene sveglio fino alle tre del mattino) ad oltre 1200 ‘contatti’ per intervenire e così fino finalmente alla serata. Emozione l’articolo di Carmelo pubblicato il mercoledi, emozione l’articolo a firma S.E.L. pubblicato giovedi, emozione la nebbia che avvolge d’ovatta la città ed esclude chiunque abiti ‘fuori porta’, emozione la stanza che già alle 20.30 comincia a veder arrivare gente. Dieci minuti alle nove siamo già una dozzina.
 
Emozione scoprire che la maggior parte è presente per partecipare ad altra riunione al piano di sopra e, da quel momento, sarà un susseguirsi di persone che sbagliano porta. Ma qualcuno si ferma. Emozione rivedere il compagno Vittorio Melandri, emozione non vedere altri dei quali la partecipazione era certa. 
 
Emozione contare i presenti, una ventina circa tra oratori, fotografi, una giornalista compresi. Emozione Emanuela che legge ‘Le donne di Mortizza’ e ne dimentica gli ultimi versi solo perché stanno sul libro nella pagina a destra (lo stesso errore l’aveva commesso Tiziana Mezzadri al Circolo Famiglia Piasinteina). Emozione Dalila che legge ‘Sigfrido assurge al Paradiso‘ prima, ‘Concludendo le donne‘ a seguire, e per l’occasione nel pomeriggio la parrucchiera le ha accorciato la chioma.
 
Emozione il racconto di Gaetano Alessi della lotta contro Totò Cuffaro laggiù in Sicilia e delle infiltrazioni mafiose quassù in Emilia dove pure, come era nella Trinacria, nessun parla. Omertà del Sud, omertà del Nord, cambiano le vesti ma spesso metodi e personaggi sono gli stessi.
 
Emozione oltre le 23, chiamato con le ultime poesie, ‘Stefania‘ e ‘Cari governanti‘ (le si trova scaricando gratis l’antologia dal sito di Albeggi Editore) a chiudere la serata. C’è gradimento. Così, la Poesia è emozione e mi resta solo da ringraziare Emanuela per avermi dato l’occasione di viverla. 

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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