“Pace, Poesia, Ecologia”: 23 marzo, we shall dream for peace, speriamo sia una colomba quella che in cielo bianca vola

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Pace, Poesia, Ecologia: ArtInsieme in viaggio per Vasco Errani

Casa editrice Vicolo del Pavone

23 marzo 2010

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Note di cronaca della 18^ Rap-presentazione

Pace, Poesia, Ecologia: ArtInsieme in viaggio per Vasco Errani

Casa editrice Vicolo del Pavone

Sala Giordano Bruno

Piacenza, 23 marzo 2010

Iniziativa promossa dalla lista ‘Sinistra, ecologia, libertà’ e ‘Idee Verdi’

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La ‘scaletta’ della serata. Preparata per tempo, un paio di giorni prima, con la scelta delle poesie che Emanuela Schiaffonati deve rap-presentare, l’indicazione delle due parole di accompagno utili per introdurle, quando deve intervenire con le sue ballate Francesco Bonomini e, ancora, la visione, il sogno, il viaggio’, quando prevedere un intervento di Carmelo Sciascia ad illustrare il tratto comune tra poeta, musico, pittore.

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Il viaggio, ha scritto Carmelo in un lungo articolo pubblicato sul quotidiano locale, Libertà. Un colpo di fortuna, forse casuale, forse orchestrato da ignota mano compiacente nei nostri confronti: l’articolo esce proprio nel giorno della 18^ rap-presentazione, 23 marzo 2010, ormai pochi giorni dall’apertura delle urne, occupando un quarto di pagina con tanto di foto a grande dimensione. Una fotografia che rende famoso il poeta. Molto più di quanto già non fosse. Potere dei mass-media, come ben sa il capo del partito d’opposizione alla sinistra, quello impunito grazie all’intervenuta prescrizione o all’approvazione delle leggi ad personam.

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Qualcuno mormora osservando che il pittore e il direttore del quotidiano hanno origini comuni, strettamente legati da vincolo di terra, la bellissima Trinacria, l’Isola che c’è, la Sicilia, i colori accesi del fuoco, del vulcano, del mare azzurro rappresentati nei dipinti di Carmelo.   Così si spiegherebbe l’inusuale spazio concesso al poeta. Peraltro in verità riequilibrato dalla mancanza di citazione dell’iniziativa del tardo pomeriggio.

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Pace, Poesia, Ecologia: ArtInsieme in viaggio per Vasco Errani

Emanuela Schiaffonati, lettora

Alle sue spalle la chiesa di Bosco dei Santi,di Carmelo Sciascia

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ArtInsieme in viaggio per Vasco Errani, dicono i titoli sui volantini per l’iniziativa promossa dalla lista di ‘Sinistra, ecologia, libertà’ e da ‘Idee Verdi’ e l’unione tra impegno politico e rap-presentazione poetica forse risulta osteggiato dal quotidiano. Oppure, fuor di vittimismo, l’organizzazione del piccolo partitino lascia alquanto a desiderare. Come testimoniano le decine di volantini rimasti nel baule dell’auto di Leo Bolliger, candidato di bandiera con Maura Cesena e Antonio Tagliaferri. Che farci? Che dire? Son ben altri gli strumenti a disposizione del capo del partito d’opposizione alla sinistra! Agli extraparlamentari non resta che imparare l’arte che ti devi arrangiare.

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Eppur funziona, lentamente la sala si fa piena, Enrica con Bianca, cagnetta trovatella simil levriero, Rina, Marilena, Anna, Serenella, Angelo, Carlo, Michele: all’incontro con il candidato Presidente Governatore, Vasco Errani, il giorno prima, meno di dieci presenze e così l’Arte batte la Politica tre a uno! Precisando: i valori espressi attraverso la forma artistica superano agevolmente le forme tradizionali del far politica e forse l’unione tra l’una e l’altra opzione avrebbe portato ad evidenze ancora superiori.

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Pace, Poesia, Ecologia: ArtInsieme in viaggio per Vasco Errani

Taormina, olio su tela, di Carmelo Sciascia

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Viaggio, si diceva e la vita non è altro che un viaggio, un percorso che porta a raggiungere una meta e una volta raggiunta, il viaggio riprende, tutta la vita è un viaggio ininterrotto e spetta a ciascun viaggiatore stabilire come, a chi accompagnarsi, come rapportarsi con i compagni che di volta in volta, di stazione in stazione, saliranno sul convoglio. Sono i valori di riferimento.

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La scaletta della 18^ rap-presentazione stravolge le abitudini precedenti, balla tra primo e secondo libro, ‘passano’ i versi ‘di contenuto’, Emanuela legge le liriche che cantano di tolleranza, contro i divieti imposti da quanti improvvisamente si son calati un cappello in testa, una visiera, uno stemma taroccato ma placcato di giallo e non san più riconoscere il piacere dell’ironia. Non solo proibire! Occorre severamente, proibire! Tacitare Santoro, Luttazzi, addirittura l’untuoso Vespa di regola supino al padrone del vapore e delle televisioni.

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Noi no. Noi che siamo l’allegra compagnia raccontiamo che “la vita e la morte, le fate e le streghe, / le luci e l’ombre giocano a rimpiattino / quel che non vedi forse lo è / quel che appare magari non è”. Teoria del dubbio, vivere e lasciar vivere, rispetto e tolleranza.

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Pace, Poesia, Ecologia: ArtInsieme in viaggio per Vasco Errani

Carmelo Sciascia

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Stucchevoli, impomatate, rifatte, imbellettate, impellicciate, saranno strafighe le donne del padrone delle televisioni ma diciamo la verità! Per noi son belle le nostre donne, son belle le donne di sinistra, le donne che incontriamo “al banco del pesce sul mercato”, le donne che abbiamo intensamente, perdutamente amato e ancora le donne di Mortizza, le donne della bassa, lungo il grande fiume, zona golenale, “la bassa spoglia, la bassa povera, / la bassa contadina, la bassa pescaiola”, la bassa delle nostre donne con “la larga gonna / ricamata di fiori”.

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Pace, Poesia, Ecologia: ArtInsieme in viaggio per Vasco Errani

Enrica Lisoni

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Intingono il carciofo ogm nell’olio e saltano gli steccati gareggiando con gli stambecchi, gli anziani della televisione, quelli che viaggiano su rombanti Harley-davidson. Per quelli veri, quelli che al massimo se ce la fanno pedalano vecchie biciclette, resta invece solo l’oblio. “La Lucia se n’è andata / scoperta solo al quarto giorno / non han sentito la sua assenza /  ma la puzza che fuorusciva dalla stanza silenziosa”. Non ha futuro una società che dimentica ed emargina i custodi, i guardiani della propria memoria.

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Pace, Poesia, Ecologia: ArtInsieme in viaggio per Vasco Errani

Maria Rina

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Dal racconto in versi al racconto poetico in prosa: milioni di ettolitri voracemente sottratti all’alveo del Grande Placido Fiume dalle turbine della centrale nucleare di Caorso. Incanalate verso il nocciolo con le barre radioattive che, dopo aver prodotto energia, raggiungono temperature da tempesta solare.  Che pensano i pesci del loro elemento vitale che gli viene restituito a temperature da cottura istantanea? Ed i pescatori che quel pesce inerte galleggiante, raccolto con facilità, devono vendere? Per fortuna una volta servito di quale sia la provenienza di quel pesce, nessuno mai saprà.

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Produttività è il mito assoluto, quel che indirizza l’agire delle genti e determina del solito padrone delle televisioni l’arricchimento. Forse verrà un dì che spegneremo quello televisioni e riaccenderemo il nostro cervello, che sceglieremo di vivere a dimensione umana e non rincorrendo i miti colorati della pubblicità. Ma per ora “dell’automazione son questi i tempi / quel che importa è presto arrivare / o viaggiatore è proibito sognare / è automatico anche il bigliettaro”.

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Pace, Poesia, Ecologia: ArtInsieme in viaggio per Vasco Errani

L’inceneritore di Piacenza, olio su tela, di Carmelo Sciascia

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I nostri valori, i valori di noi i lavoratori sono stravolti, dichiarati superati. Tornano in voga il latino in chiesa e il prete rivolto all’altare, a mostrare ai fedeli la schiena e le chiappe scure. La Liberazione? Tutto da rivedere, fu anzi guerra civile, gli uni uguali agli altri, dimenticare le fole degli ebrei gassati e inceneriti a Auschwitz, vanno celebrati i civili italiani uccisi in Istria dai comunisti partigiani Yugoslavi. Si tace d’un esercito d’invasione che, nei villaggi bosniaci, in Kosovo, in Serbia usava la fucilazione dei presunti fiancheggiatori della resistenza contro il figlio della lupa invasore. Tempi bui, verità dimezzate. “Di primavere son passate sessanta / … / par Resistenza ormai più non canta”. 

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Spuntano come funghi, crescono come alberi nuove ville e palazzi imperiali. Alberi di trenta piani. Sale verso il cielo, supera anche le antenne e i ripetitori delle televisioni, sale il conto in banca del grande speculatore. Milano due, Milano tre, Milano buio notte, invito al gran ballo della cementificazione. Congelano sui tetti delle fabbriche chiuse i ricordi della classe operaia, si celebra la memoria del Commissario Calabresi. Brivido gelido milanese. A nulla par sia servito cadere lanciato dalla finestra: “due mazzetti di fiori, modesti, / ai lati della targa marmorea, / residui striminziti, intirizziti, / di sogni d’utopia. // 9 settembre duemilaquattro, 35 anni dopo, / non so neppure che età avresti oggi, / ti saluto Giuseppe, anarco ferroviere”.

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Pace, Poesia, Ecologia: ArtInsieme in viaggio per Vasco Errani

Fate l’amore, non la guerra: we shall dream for peace

La nostra bandiera, bandiera libertaria

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Carellata finale. Mentre le truppe alzavano la sbarra alla frontiera ed i carrarmati entravano in Irak correndo sull’asfalto tra le sabbie del deserto destinazione Baghdad, mentre dalla televisione facce sorridenti lucide di cerone fresche delle carezze e dell’abilità del truccatore  proclamavano la guerra giusta e rispondevano ai nemici che avevano lanciato il richiamo alla guerra santa, “noi no, / noi pizza dura e senza paura / … / quando arriviamo in un campo di grano, / non è il mitra che prendiamo in mano / ma sono belli i tuoi gialli capelli, / là nel fondo valle non ci sono soldati / c’è una biondina e anche un’osteria”.

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Nessun onore, nessun perchè nel morire in nome di un qualche distorto valore. Solo tragedia, solo dolore e fine di tutto. I maschi si sognano eroi, giocano alla guerra. “Le donne pensano ai fidanzati, / le donne sognano l’amore / così quando le bombe non fischiano più  / quando scende il buio e finalmente / tacciono i cannoni, si raffreddano i mortai, / le donne scendono nel campo, / curano i feriti, seppelliscono i cadaveri”.

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Pace, Poesia, Ecologia: ArtInsieme in viaggio per Vasco Errani

Giuseppe D’Orazio

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Mentre un rombo sordo inonda il cielo di Nassiriya, pare vibri la volta del soffitto della Sala Giordano Bruno della casa editrice in forma cooperativa Vicolo del Pavone, tremula la platea tutta all’idea siano i motori di un nero cacciabombardiere in missione di morte e distruzione ma la voce roca di Emanuela lancia una speranza, “speriamo sia una colomba quella che in cielo bianca vola”.

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Francesco da fiato all’organetto, l’ultima ballata, speranza e volontà di pace, i trenta presenti seguono ritmando con le mani. 18^ rap-presentazione, un sogno di pace. Pace, poesia, ecologia. ArtInsieme in viaggio nella verde Emilia, sinistra unita per Vasco Errani.

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Pace, Poesia, Ecologia: ArtInsieme in viaggio per Vasco Errani

Francesco Bonomini, Claudio Arzani,

Carmelo Sciascia, un amico. Emanuela Schiaffonati

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Una risposta a ““Pace, Poesia, Ecologia”: 23 marzo, we shall dream for peace, speriamo sia una colomba quella che in cielo bianca vola”

  1. Uella! Che reportage, roba da TV7. Bei testi e belle foto, complimenti. Mic.

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