“Orgogliosi, sguardi testimoni di bellezze piacentine”, fino al 27 luglio nel Nevaio di Biffi Arte fotografie di Chiara Orlandi per un progetto di Alberto Portapuglia e Daniele Repetti

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Una visita alla Galleria d’arte Biffi di via Chiapponi val pur sempre la pena, anche quando la colonnina di mercurio naviga oltre i 38°, percepiti almeno 41. In questo caso l’incontro è con un progetto ideato da Alberto Portapuglia che attraverso le immagini di Chiara Orlandi ci propone i volti e i sorrisi di personaggi piacentini ‘importanti’ ovvero baciati dalla fortuna e dal successo.

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Sinceramente non è mia abitudine la frequenza di quella certa società piacentina e infatti tra le decine di personaggi in mostra credo di conoscerne meno delle dita della mia mano sinistra. Il computo poi s’accresce leggendo i nominativi ma davvero poca cosa.

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Certo non nego d’essere maggiormente coinvolto da altre immagini. Le rappresentazioni ad esempio degli abitanti del quartiere di via Roma. O ancora di quelle recentissime che parlano dei ragazzi della zona Farnesiana. In altre parole la Piacenza che ancora possiamo definire popolaresca. Ma questo non toglie comunque l’interesse anche per questa città diciamo di successo immortalata dall’Orlandi.

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Un rammarico però è inevitabile. A queste persone è stato richiesto di testimoniare la bellezza, l’arte, la cultura, la storia, le tradizioni della nostra provincia e delle sue vallate e quanto ciascuno ha dichiarato degno d’attenzione e ammirazione nella mostra viene riportato in un foglio collocato alla base dell’immagine purtroppo con carattere troppo minuto per poter essere letto con facilità.

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Non resta dunque che attendere sperando venga realizzato un catalogo che sappia rendere omaggio al nostro territorio attraverso le sensazioni, le idee, i giudizi espressi da parte di quanti l’Orlandi ha immortalato e che, appunto partendo dalla nostra realtà, dalla cultura espressa e maturata tra le strade e i luoghi che ci sono cari, hanno saputo crearsi uno spazio di notorietà e successo anche oltre i confini della nostra provincia.

Per Maria Rita Trecci Gibelli Piacenza innanzitutto è una terra tranquilla e serena, che ama pane casereccio e salumi, circondata da boschi, fiumi, dove la gente vive l’epoca attuale senza stress


Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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