“Oltrepassavo”, lirica di Maria Cristina Sabella ripresa da Rodolfo Lettore nel gruppo fb AICAB TEA POETRY

Oltrepassavo
quel cancello
nero … imponente,
come un turista
invadente,
in un luogo sacro,
dove le ceneri spente,
si posarono
sull'arido selciato
Oltrepassavo
ogni impronta
rimasta impressa
in quel viale,
sentendo Loro
attorno al mio essere
… umano,
che sussurravano
lievemente …
la parola non aver paura
Oltrepassavo
le Anime silenti
sentendone il profumo
e un alito fresco
accarezzarmi la pelle,
mentre un volto
spento come il forno
col braccio a penzoloni
mostrava ancora i dolori
Oltrepassavo
con il cuore in gola
quelle stanze
piene di cimeli,
odore di un passato
vissuto con amore,
morto dietro un vetro opaco
nel giorno dell'inganno
Oltrepassavo
tavoli e bisturi
che avevan visto
cordoni spezzarsi
negli occhi azzurri
dei bambini biondi,
mentre l' ufficiale dell' SS
urlava “töten” !
…
poi il silenzio
rimbombava nelle stanze
Oltrepassavo
quel fumo denso di un ricordo
che non doveva essere dimenticato.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.