Nuovo ospedale: le false verità smascherate dal Comitato presieduto dall’Avvocato Augusto Ridella. Finanziamenti vincolati, o si fa il nuovo ospedale o niente. NON E’ VERO! (1)

Polichirurgico: Abbatterlo per creare una nuova zona di degrado cittadino?

(Ndr) Costruire un nuovo ospedale significa costi milionari (oggi si parla di 309 milioni) e questo si traduce in appalti, in lavoro, in potenzialità economiche dirette e d’indotto. Questo spiega almeno in parte, a parere di chi scrive, la strana unanimità dei politici piacentini (di regola divisi tra favorevoli e contrari su ogni scelta) decisi a sostenere aprioristicamente la scelta della necessità di una nuova realizzazione anziché valutare tutti gli interessi in gioco e in particolare la ricaduta delle conseguenze dell’abbandono dell’attuale nosocomio e quindi sul deperimento di una zona della città, quella di via Taverna (salvo naturalmente si progetti anche in questo caso nuove realizzazioni residenziali o di servizi). In un lungo articolo pubblicato dal quotidiano on line ‘PiacenzaSera’ cittadini uniti in un Comitato per ribattere all’unanimità dei rappresentanti politici di maggioranza e di minoranza, ribadiscono che altre scelte tecnicamente sono possibili e opportune.

L’introduzione di PiacenzaSera.it

Con un articolato intervento – a firma del referente Augusto Ridella – il Comitato Salviamospedale prende nuovamente posizione contro il progetto del nuovo ospedale di Piacenza. “Non è vero – affermano – che il nostro ospedale è in una situazione tale da non permettere più di svolgere la propria funzione. La scelta di fare un ospedale nuovo, anzichè di adeguare l’esistente, non è una scelta tecnica, bensì meramente politica e quindi come tale opinabile sotto i molti aspetti che investono la responsabilità degli amministratori pubblici”.

Di seguito il testo dell’intervento del Comitato Salviamospedale (1^ parte):

L’avvocato Augusto Ridella, l’ex Sindaco Stefano Pareti e l’ex amministratore pubblico Giovanni Ambroggi, esponenti del Comitato Salviamospedale

La prima affermazione discutibile da parte dei sostenitori della nuova struttura: i finanziamenti sarebbero vincolati. NON E’ VERO!!!

Una notizia. A Piacenza c’è uno Ospedale funzionante i cui padiglioni son stati ristrutturati da poco tempo mentre il complesso del Polichirurgico con il reparto di Pronto Soccorso sono stati costruiti di recente. All’indomani della seduta surreale del Consiglio Comunale del 19 luglio u.s. ed ancor prima, i medici ospedalieri, tutte le forze politiche, il Sindaco di Piacenza in prima linea, il Direttore dell’Ausl, le forze sindacali, le associazioni di categoria (da ultimo l’Associazione industriali) si sono coalizzate per sostenere che il nostro ospedale è in una situazione tale da non permettere più di svolgere la propria funzione. Questo non è vero!! Anzi è falso. Riteniamo utile ricordare a tutti i piacentini le principali affermazioni che sono state fatte dai vari protagonisti che sostengono l’opzione nuovo ospedale in una sede diversa dalla attuale.

Finanziamenti

“Queste risorse economiche sono vincolate: possono essere spese per operazioni straordinarie (cioè, un nuovo ospedale) e non sono disponibili per coprire i costi ordinari (tecnologie, manutenzioni, ristrutturazioni, ecc.). (Documento AUSL Futuro in Salute-Piacenza i nuovi percorsi della sanità- il nuovo ospedale di Piacenza 7 ottobre 2016);

NON È VERO. 

Tutti i finanziamenti fanno riferimento alla legge numero 67 del 1988 articolo 20, richiamato in tutte le delibere della Regione Emilia-Romagna (e ribadito in sede di consiglio comunale dal direttore generale dell’AUSL) che recita: “È autorizzata l’esecuzione di un programma pluriennale di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico…” Questi finanziamenti vengono poi ripartiti attraverso gli accordi di programma dalla Regione Emilia-Romagna nelle diverse realtà provinciali. Si tratta quindi di una decisione politica della Regione Emilia-Romagna vincolare questo finanziamento alla costruzione di nuovo ospedale. Decisione che può essere tranquillamente modificata se vi è questa volontà. Gli esempi di cambiamento di indirizzo da parte della Regione non sono una novità, si veda da ultimo la vicenda area 5 area 6.

  • 1 – segue –

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.