Novità letterarie da InfiniteStorie.it (29/13) con le foto di Giorgio Picchioni del Mercato Europeo a Piacenza

Piacenza, 9^ edizione del Mercato Europeo sul Facsal – Foto di Giorgio Picchioni

Per tutti

* Tutti mi danno del bastardo * di Nick Hornby (Ed. Guanda, trad. di Elisa Banfi, pp. 66, euro 9,00). Elaine Harris, stimata giornalista, ha sempre raccontato il suo matrimonio con Charlie in una rubrica, molto apprezzata dal direttore del giornale e da un vasto seguito di lettori. Nessuno, però, e men che meno il marito, si sarebbe aspettato gli articoli al veleno che Elaine inizia a scrivere appena una settimana dopo che i due hanno deciso di divorziare. Per Charlie anche soltanto andare in ufficio diventa un problema, visto che tutti leggono quei pezzi in cui Elaine racconta, con dovizia di particolari, le sue innumerevoli e innegabili mancanze come marito, come padre, come amante… Charlie può soltanto sperare che l’ex moglie si stanchi presto di pubblicare il “Bastardo!”. Soltanto un autore come Nick Hornby poteva regalarci un ritratto così riuscito della fine di un amore, il racconto tragicomico, brillante e molto umano, di quanto assurdamente complicata possa diventare la relazione tra due persone.

* Una educazione amorosa * di John Banville (Ed. Guanda, trad. di Irene Abigail Piccinini, pp. 280, euro 17,50). “Billy Gray era il mio migliore amico e io mi innamorai di sua madre”. Alexander Cleave, anziano attore ormai in declino, viene inaspettatamente scelto come protagonista di un film intitolato “L’uomo con la maschera”, basato sulla biografia di un uomo che non era quello che diceva di essere. E durante le riprese, in un mobile gioco di specchi, si trova a rievocare l’esaltante storia vissuta da quindicenne, in una piccola città irlandese negli anni Cinquanta: gli incontri proibiti in un casolare appena fuori città; gli impeti di passione sul sedile posteriore dell’auto di Mrs Gray, nei mattini assolati o nei pomeriggi tempestosi; le bugie, i sotterfugi, le gelosie, i timori, le calde lacrime e le esplosioni di gioia. Ricordi che il caleidoscopio della memoria mescola al sogno, tingendoli di colori diversi, di volta in volta bui o luminosi, mentre il fantasma della figlia, scomparsa dieci anni prima in circostanze misteriose, si fa strada ogni giorno di più. Passato e presente convergono, nel tentativo di dare un senso all’iniziazione amorosa dell’adolescente, ma anche alla sofferenza del padre. Il romanzo di un’esperienza unica, quasi un rovescio di Lolita, raccontata con una lingua inventiva, sinuosa e insinuante, che accarezza ed emoziona.

Piacenza, 9^ edizione del Mercato Europeo sul Facsal – Foto di Giorgio Picchioni

Per gli appassionati del genere “Thriller, Horror, Noir”

* Le regole del buio * di Jerker Eriksson e Hakan Axlander Sundquist (Ed. Corbaccio, trad. di Umberto Ghidoni, pp. 446, euro 17,60). “L’inizio della fine”. Tra le fiamme che divorano un’auto e i suoi due occupanti nel centro di Stoccolma, il commissario Jeanette Kihlberg intuisce che l’intricatissima indagine in cui è coinvolta sta precipitando verso il suo epilogo. Molti dei principali attori sono già usciti di scena, assassinati uno dopo l’altro da una mano misteriosa e senza volto, mossa da motivi che restano insondabili. Il commissario e il fedele collega Jens Hurtig sembrano arrivare sempre un istante dopo che l’orrore abbia svelato l’ennesimo frammento di un disegno indecifrabile. Al centro di uno spaventoso commercio di vite umane, una sola figura rimane inafferrabile: il cerchio si stringe attorno all’avvocato Viggo Dürer, uomo dal passato controverso e apparentemente inattaccabile. Parallelamente, nella psiche di Sofia Zetterlund, psicologa e profiler dalla doppia personalità che assiste Jeanette nelle indagini, riemergono con fatica le ferite del passato, cicatrici mai rimarginate che lentamente si ricompongono in un disegno via via più chiaro e sconcertante: non può neppure immaginare quanto sia profondo il legame con il male che l’ha segnata. La verità è sempre più vicina, ma coinciderà con la sconfitta della ragione: celata dalle nebbie della mente, o rinchiusa nei sotterranei di una casa sperduta in mezzo ai boschi. Sorprendente, claustrofobico, estremo.

* Otto volante * di Janet Evanovich (Ed. Salani, trad. di Andrea Carlo Cappi, pp. 292, euro 14.90). Stephanie Plum, cacciatrice di taglie di Trenton, New Jersey, non può certo lamentarsi. Ultimamente il lavoro non le manca, e le sue giornate sono a dir poco movimentate. Oltre ai casi consueti che le passa il viscido cugino Vinnie, capo dell’agenzia, questa volta deve occuparsi di una complicata vicenda di scomparsa: una madre e la sua bambina sono sparite senza lasciare traccia. Certo, cercare le persone scomparse non sarebbe compito di Stephanie, ma le due sono la figlia e la nipote di una cara amica di nonna Mazur, e non si può certo dire di no alla cara e insistente vecchietta. Anche se questo significa subire una serie di minacce nemmeno tanto sottili da parte di Eddie Abruzzi, elegante quanto temuto esponente della malavita locale, collezionista di cimeli di guerra e noto per la sua crudeltà. Affiancata come sempre dalla fidata Lula, vistosa ex prostituta dai modi piuttosto spicci e dall’appetito incontenibile, in poche ore Steph riesce a collezionare svariate auto distrutte dalle fiamme, aggressioni e cadaveri segati a metà sul divano di casa, rocambolesche e infruttuose catture di pregiudicati. Peraltro, restando rigorosamente fedele alla propria dieta a base di pizza, spuntini e snack ipercalorici. Per non parlare del fronte sentimentale, che vede l’eterno fidanzato e agente di polizia Joe Morelli sempre più incalzato dal ben tenebroso Ranger.

* Cose Nostre. Malavita * di Tonino Benacquista (Ed. Ponte alle Grazie, trad. di Francesco Bruno, pp. 234, euro 12,90). In occasione dell’uscita del film – sarà nelle sale italiane a inizio ottobre – torna in libreria il più celebre noir di Tonino Benacquista. “Cose Nostre. Malavita” narra dell’arrivo di una famiglia di americani – i Blake – in una tranquilla e un po’ sperduta cittadina della Normandia. Lui dice di essere uno scrittore e sembra lavorare a un libro sullo storico sbarco, lei si dedica alla beneficenza, i figli cercano di ambientarsi nella nuova scuola e di fare amicizia con i coetanei. Infine c’è il cane Malavita, e il nome la dice lunga. Una famiglia come le altre, a prima vista, ma non lasciatevi illudere. I Blake sono a dir poco bizzarri. E nella cittadina francese che li ospita cominciano a verificarsi strani episodi: un supermercato va a fuoco, una fabbrica salta per aria, a scuola i ragazzi sono particolarmente inquieti. Quale segreto si cela dietro tanta eccentricità? E perché i Blake sono costantemente sorvegliati? Una scrittura sobria e asciutta, dialoghi gustosissimi, uno humour irresistibile e tante strepitose trovate inventive: sono questi gli ingredienti della miscela esplosiva capace di trapiantare un poliziesco americano nella provincia francese. Il risultato è una trama al limite dell’inverosimile che funziona alla perfezione e si legge senza fermarsi un istante. Perché i Blake non finiscono mai di stupire.

Piacenza, 9^ edizione del Mercato Europeo sul Facsal – Foto di Giorgio Picchioni

Per gli appassionati dei generi “Fantasy e Fantascienza” e “Thriller, Horror, Noir”

* Le città degli angeli * di Danielle Trussoni (Ed. Nord, trad. di Alessandro Storti, pp. 396, euro 18,60). Da millenni si muovono nell’ombra. Sono spietati, implacabili, immortali. Sono i Nefilim, creature nate dall’unione tra gli angeli che hanno osato sfidare Dio e gli umani. Nel corso dei secoli, hanno vissuto in mezzo a noi, per dominarci. Sono stati condottieri, re, imperatori. E, ancora oggi, governano le sorti del mondo. Da generazioni combattono nell’ombra. Sono gli angelologi, una società segreta di studiosi, religiosi e… cacciatori. Nel corso dei secoli, si sono opposti con ogni mezzo al Male sceso sulla Terra con un battito d’ali. E, ancora oggi, sono alla ricerca dell’arma che possa annientarlo. Sono trascorsi dieci anni, ma Verlaine non può dimenticare: le ali scure di Evangeline che si stagliano contro il cielo di New York sono sempre lì, davanti ai suoi occhi, a rammentargli come la donna che ama – un tempo fedele alleata degli angelologi – sia diventata una Nefilim. Era stato allora, al cospetto di quel tradimento supremo, che lui aveva giurato di dedicare ogni istante della propria vita al tentativo di salvarla. Eppure, quando Evangeline gli appare improvvisamente davanti, in una stradina di Parigi, lui si rende conto che affrontare da solo una creatura così imprevedibile e pericolosa sarebbe un’assoluta follia. Ma gli angelologi cui si rivolge vogliono aiutare Evangeline o annientarla? E perché l’esito di quella missione sembra dipendere da un oggetto leggendario, forse sepolto nei sotterranei di Parigi, forse nascosto in un elegante palazzo di San Pietroburgo, forse perduto nelle lande desolate della Siberia? Ma, soprattutto, perché Evangeline è diventata il fulcro di quella guerra millenaria, da cui dipende il futuro dell’intera umanità?

Piacenza, 9^ edizione del Mercato Europeo sul Facsal – Foto di Giorgio Picchioni

Per gli appassionati del genere “Letteratura al femminile”

* Miele amaro e mandorle dolci * di Maha Akhtar (Ed. Nord, trad. di Daniela Ruggiu, pp. 352, euro 14,90). Sembra un giorno uguale a tutti gli altri, al salone di bellezza Cleopatra. Mouna che apre in ritardo, tanto nessuno è in attesa per entrare. Le anziane signore del quartiere che si presentano per la messa in piega, promettendo di pagare con dolcetti fatti in casa. E ancora Mouna che si tormenta al pensiero di perdere tutti i suoi risparmi, visto che, se continuerà così, presto sarà costretta a chiudere. Sembra un giorno uguale a tutti gli altri, ma non lo è. Perché una serie di coincidenze fortuite (o forse il destino?) fa incontrare davanti al Cleopatra tre donne: Lailah Hayek, la bellissima ex Miss Libano; Imaan Sayah, appena nominata ambasciatrice in Gran Bretagna; e Nina Abboud, moglie di uno degli uomini più ricchi del Paese. Tre donne di successo e dalla vita apparentemente perfetta, che rimangono subito conquistate dall’atmosfera intima e accogliente di quel luogo. Inebriate dal profumo di essenze di miele e olio di mandorle, e coccolate dalle mani esperte di Mouna, poco a poco Lailah, Imaan e Nina si liberano di ogni ipocrisia e iniziano a confessarsi le loro paure più segrete, a raccontarsi i loro problemi d’amore, a condividere i rimpianti per le occasioni perdute. Sono entrate al Cleopatra per prendersi cura del loro corpo, ne usciranno consapevoli che esiste un balsamo in grado di guarire anche le ferite dell’anima: l’amicizia. Mentre Mouna scoprirà che ci sono giorni uguali a tutti gli altri, e poi ci sono giorni che ti cambiano la vita. Ambientato nell’affascinante e contraddittoria Beirut contemporanea, Miele amaro e mandorle dolci è l’intensa e coinvolgente storia di quattro donne alla ricerca dell’equilibrio tra imposizioni sociali e aspirazioni di carriera, rispetto delle tradizioni e fiducia verso il futuro, obblighi familiari e slanci d’amore. Una ricerca che unisce le donne di tutto il mondo.

Piacenza, 9^ edizione del Mercato Europeo sul Facsal – Foto di Giorgio Picchioni

Per gli appassionati del genere “Guerra”

* L’estate degli inganni * di Adelchi Battista (Ed. Guanda, pp. 430, euro 19,00). 25 luglio 1943: Mussolini viene deposto, Badoglio è il nuovo capo del governo. 11 settembre: tre giorni dopo la firma dell’armistizio tra l’Italia e gli Alleati, un commando tedesco libera il Duce dalla prigione sul Gran Sasso. Tra queste due date si sviluppa un dramma internazionale che ha al centro il destino dell’Italia. A Roma, re Vittorio Emanuele III e Badoglio conducono un complicato doppio gioco con i rappresentanti della Germania nazista, mentre trattano la resa con gli Alleati, in un andirivieni di generali, negoziatori, spie. Nella Tana del Lupo, Hitler discute con il suo Stato maggiore l’invasione della penisola. Tra Washington e Londra – passando per il Vaticano – si intrecciano corrispondenze concitate, speranzose, sprezzanti tra capi di Stato e ambasciatori, mentre gli accordi vengono firmati e comincia la Liberazione. E intanto le bombe non smettono di cadere… In un crescendo di tradimenti ed equivoci, complotti e fughe, Adelchi Battista racconta in presa diretta, come in un film, la storia dei giorni cruciali di quell’estate. Nel suo montaggio serrato di dialoghi e situazioni, i protagonisti e i comprimari di quegli eventi – da Ettore Muti a Kesselring, da Dino Grandi a Claretta Petacci – tornano alla vita componendo il quadro di una vivida commedia umana. Facendo parlare la storia con la voce potente del romanzo, Battista ci coinvolge nell’avventura di un Paese alla ricerca di una via d’uscita e ci restituisce, con il grande racconto del nostro passato, una chiave per il nostro presente.

Piacenza, 9^ edizione del Mercato Europeo sul Facsal – Foto di Giorgio Picchioni

Per gli appassionati del genere “Ragazzi”

* Le giacche degli allenatori. Una giornata alla Pinetina * di Gabriella Greison (Ed. Salani, pp. 102, euro 9,90). Edo ha 10 anni e ama il calcio sopra ogni cosa. Un giorno per una magia si ritrova al centro sportivo della Pinetina dove si allena l’Inter alla fine degli anni ’70, lì assiste a una giornata di allenamenti della grande squadra che quell’anno vinse lo scudetto e incontra tutti i giocatori, Altobelli, Beccalossi e il mitico allenatore Bersellini, il mister di ferro, tutti gli daranno preziosi consigli e lui scoprirà, che per essere un campione serve molto altruismo, coraggio e il senso della squadra.

Piacenza, 9^ edizione del Mercato Europeo sul Facsal – Foto di Giorgio Picchioni

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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