Notizie letterarie (37/09) da Infinitestorie.it con rimando a "Dada e surrealismo ritrovati" in mostra a Roma fino al 7 febbraio




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Le chateau de Pyrenees, di Renè Magritte
"Dada e surrealismo riscoperti"
Complesso del Vittoriano, via San Pietro in carcere, Roma
In mostra fino al 7 febbraio 2010
thesurrealism.altervista.org/Rene%20Magritte%…

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Per gli appassionati del genere "Cultura"
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* Eros Terminal *

di Oliviero Beha

(Ed. Garzanti, pp. 272, euro 16,60)

 L’uomo senza nome, l’Innominato protagonista di questa storia, è sempre stato un uomo piacevole, anche oltre la soglia della maturità. Si è affidato a questa inafferrabile qualità della "piacevolezza" nel suo fortunato lavoro di pubbliche relazioni, e soprattutto nel suo rapporto con le donne. L’avvento della Grande Recessione al suo esterno, e quella bestia insieme feroce e gentile dell’età dentro di lui, non hanno affatto cambiato il suo comportamento, e tuttavia sembrano pretendere da questo "eroe postmoderno" una diversa consapevolezza. Il mondo si è fatto più brutto, più lento, più povero, più violento, mentre l’acqua inizia a scarseggiare. In questo mondo squilibrato – dove il denaro tutto compra e tutto annichilisce – "l’eroe senza nome" avrà due missioni, forse coincidenti: da un lato indagare fino in fondo, a partire da se stesso, il rapporto tra sesso e comunicazione, tra sesso e potere; dall’altro un misterioso incarico che riguarda proprio la crisi idrica. Quello che lancia Oliviero Beha in "Eros Terminal", nell’avventura psicologica e nella "fantascienza esistenziale" di ognuno di noi, è uno sguardo lucidissimo e ironico sul nostro futuro prossimo, talmente vicino da potersi scambiare per il nostro presente.
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* La capanna nella vigna *

di Ernst Jünger

 (Ed. Guanda, trad. di Alessandra Iadicicco, pp. 288, euro 20,00)

 1945-1948. Ernst Jünger ripercorre nel suo diario gli anni subito dopo la fine della guerra. Anni in cui i vinti soffrono per la perdita dei loro cari, per l’incertezza sul loro futuro, per i racconti delle atrocità dei campi di concentramento fatti dai prigionieri liberati. La Germania intera china la testa a una resa incondizionata, umiliata da una condanna internazionale e tormentata dai sensi di colpa. Eppure, in questa fragilità emotiva che colpisce tutti, Jünger ci racconta anche il ritorno alla normalità che si avverte nei dettagli più piccoli: la fioritura del giardino, una lettera ricevuta, l’energia elettrica. Un primo tentativo di resurrezione ma anche di valutazione su ciò che è accaduto, in una galleria di volti su cui si cercano le ragioni che hanno spinto il paese a cedere al fascino oscura del nazismo.
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* Storia dei miei assassini *

di Tarun J Tejpal

(Ed. Garzanti, trad. di Doriana Comerlati e Giulio Lupieri, pp. 472, euro 19,60)

 India, Nuova Delhi, domenica mattina. La notizia è appena arrivata, ne parlano tutti i telegiornali nazionali: uno dei giornalisti investigativi più famosi del paese è scampato a un attentato e i suoi killer sono stati arrestati. Peccato che l’unico a non essersene accorto sia proprio lui, la presunta vittima. Prima ancora che possa capire quello che sta succedendo, il giornalista viene messo sotto scorta dal governo e in poche ore la sua vita diventa un inferno. Nessuno gli spiega nulla, uomini ombra lo seguono giorno e notte, mentre lui cerca disperatamente di far quadrare i conti del suo giornale. Il processo contro i suoi "assassini" prende il via e l’uomo viene chiamato a testimoniare, in un’atmosfera sempre più grottesca e kafkiana. A poco a poco capisce di essere un bersaglio, parte di un progetto legato indissolubilmente al destino geopolitico del suo paese. E comprende anche che solamente scavando a fondo nella vita degli assassini che ha di fronte potrà salvarsi. Il romanzo è ispirato alla vera storia di Tarun J Tejpal: il giornalista, dopo aver scoperto il più grave scandalo di corruzione del governo indiano, è stato vittima di diversi tentativi di omicidio e ha vissuto a lungo sotto la protezione della polizia e dei servizi segreti, fino a quando i colpevoli non sono stati smascherati.
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Donna avvolta dal volo di un uccello, di Jean Mirò
"Dada e surrealismo riscoperti"
Complesso del Vittoriano, via San Pietro in carcere, Roma
In mostra fino al 7 febbraio 2010
http://www.romeguide.it/mostre/dadaeilsurrealismo/dadaeilsurrealismo.html

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Per gli appassionati del genere "Avventura"
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* La stirpe di Salomone *

di Clive Cussler

(Ed. Longanesi, trad. di Paola Mirizzi Zoppi, pp. 486, euro 18,60)

Baghdad è nel caos. Durante l’invasione americana del 2003, i ladri di opere d’arte saccheggiano il museo nazionale trafugando capolavori di inestimabile valore. Perché allora qualcuno è interessato al Navigatore, una statuetta di bronzo fenicia che non compare nemmeno negli elenchi ufficiali? E perché è tanto importante da indurre ignoti a uccidere il trafficante di antichità che l’aveva trovato? Il secondo bersaglio è la coraggiosa e affascinante Carina Mechadi, funzionaria dell’Unesco, incaricata del recupero di tesori scomparsi. Saranno Kurt Austin e il team della NUMA a salvare lei e il Navigatore. Ma ora devono difendersi da un’oscura minaccia. Un’avventura nel tempo e nello spazio, sulle tracce del tesoro del re Salomone, attraverso archivi misteriosi e piani top secret, seguendo un filo rosso fatto del sangue di chi si avvicina troppo alla verità.
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L’énigme d’un départ, di Giorgio de Chirico
"Dada e surrealismo riscoperti"
Complesso del Vittoriano, via San Pietro in carcere, Roma
In mostra fino al 7 febbraio 2010
http://evelynej.unblog.fr/tag/expositions-et-histoire-de-lart/

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 Per tutti
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* 100 romanzi di primo soccorso per curare (quasi) tutto *

di Stéphanie Janicot

(Ed. Corbaccio, trad. di Rita Giaccari, pp. 208, euro 15,60)

 Siete stanchi? Annoiati? Gelosi del vostro partner? Oppressi dal datore di lavoro? Stéphanie Janicot affronta ogni genere di problema, da quelli in famiglia, a quelli in amore, da quelli con se stessi, al dolore fisico, alla paura della morte. Li affronta in un modo tutto suo: consigliando romanzi. Per ogni sintomo c’è una cura, o almeno un po’ di sollievo, e si trova nelle pagine della letteratura di tutti i tempi. L’autrice racchiude in questo manuale di pronto soccorso 100 titoli per aiutare la gente a trovare conforto, se non altro nelle pagine di un buon libro. Starà poi a ognuno continuare la lista, leggendo di più per sentirsi sempre meglio.
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Le peintre e les temps, di André Masson
"Dada e surrealismo riscoperti"
Complesso del Vittoriano, via San Pietro in carcere, Roma
In mostra fino al 7 febbraio 2010
wahooart.com/A55A04/w.nsf/OPRA/BRUE-6WHJXQ

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Per gli appassionati del genere "Thriller, Horror, Noir"
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* L’ospite *

di Sarah Waters

(Ed. Ponte alle Grazie, trad. di Maurizio Bartocci, pp. 544, euro 20,00)

 Hundreds Hall, l’antica dimora di campagna della famiglia Ayres: varcarne i cancelli dopo trent’anni è un momento di grande trepidazione per il dottor Faraday, lui che ancora bambino, nel lontano 1919, ne aveva ammirato con occhi sgranati lo sfarzo e lo splendore. Quel passato, tuttavia, è ormai un vago ricordo: i suoi abitanti – la vedova del Colonnello Ayres e i figli Roderick e Caroline – sono, infatti, impegnati in una disperata battaglia per salvare dalla rovina se stessi e la casa. Ma proprio quest’ultima sembra gettare le ombre più funeste sul futuro: stanze che di colpo diventano trappole, pareti da cui emergono sussurri malevoli e segni inquietanti, un devastante incendio notturno. Chi, o che cosa, c’è dietro questi eventi? Quale mistero grava sul destino degli Ayres? Ma, soprattutto, fino a che punto si spingerà la minaccia? Sarah Waters si confronta con un classico tra i generi letterari, la ghost story, e lo rinnova assottigliando il confine tra sovrannaturale e psicopatologico.
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* Orgoglio e pregiudizio e zombie *

di Jane Austen e Seth Grahame-Smith

(Ed. Nord, trad. di Isa Maranesi e Roberta Zuppet, pp. 368, euro 15,00)

 Ricordate il capolavoro di Jane Austen? Siamo nelle campagne di Meryton, e la signora Bennet non pensa ad altro se non ad accasare le sue quattro figlie. Ma il signor Bennet sembra molto più concentrato sulla sopravvivenza delle sue ragazze, che sta addestrando per diventare nientemeno che cacciatrici di zombie. Sì, perché alla storia così come la conosciamo è stato aggiunto questo piccolo particolare e improvvisamente tutto è diverso: oltre all’amore e al corteggiamento ci sono battaglie cruente contro i non morti, oltre al romanticismo e ai cuori infranti ci sono duelli e cervelli spappolati. Meryton non sarà più la stessa, e Elisabeth e Darcy si ritroveranno a interpretare un ruolo che sembra creato su misura per loro.
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* Jane e il segreto del Medaglione *

di Stephanie Barron

(Ed. Tea, trad. di A. Zaini, pp. 284, euro 11,00)

 Bath, una tranquilla cittadina nella provincia inglese è un ambiente decisamente troppo tranquillo per Jane che si annoia terribilmente. A distrarla sarà il suo vecchio amico Lord Harold, che le chiede di fare da accompagnatrice alla sua giovane nipote, Lady Desdemona. È proprio con Lady Desdemona che, durante una serata a teatro, assisterà a un orrendo omicidio. Un uomo viene ucciso e sopra al cadavere viene rinvenuto un oggetto misterioso: un medaglione contenente l’immagine di un occhio. Incuriosita, Jane comincia a indagare, coinvolgendo anche l’affascinante Lord Harold, ma ben presto scoprirà che per la verità potrebbe rischiare la sua stessa vita.
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* L’assassino qualcosa lascia *

di Rosa Mogliasso

(Ed. Salani, pp. 288, euro 14,00)

 Alma Peressi, ricchissima e disperata, aspetta che la polizia venga ad arrestarla. Su di lei pesa la responsabilità di un delitto atroce, più un’altra serie di colpe minori: un marito avvocato che ama rimorchiare giovani esotici e ruspanti nei parchi pubblici; una figlia eternamente sballata, tossicodipendente per noia; un’infelicità inestinguibile che l’avvolge da capo a piedi come un abito firmato, di quelli che si fa fatica a indossare, ma una volta messi è impossibile togliere. I commissari Gillo e Zuccalà, incaricati di indagare su quel delitto, scoprono però che molti altri personaggi, ben più torbidi e pericolosi, vi sono coinvolti; e sullo sfondo di una Torino familiare e minacciosa a un tempo, tra delinquenti istruiti e poliziotti stressati, si snoda una vicenda tragica e irresistibilmente comica, ricca di piani minuziosi e scherzi del destino, una storia nerissima illuminata di speranze, come la vita, del resto.
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Assurbanipal Abluting Harpies, di Leonora Carrington
"Dada e surrealismo riscoperti"
Complesso del Vittoriano, via San Pietro in carcere, Roma
In mostra fino al 7 febbraio 2010
www.imj.org.il/imagine/collections/viewDataE5..

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Per gli appassionati del genere "Sentimenti"
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* L’amore arriva in inverno *

di Simon Van Booy

 (Ed. Ponte alle Grazie, trad. di Guido Calza, pp. 256, euro 16,00)

 Un violoncellista capace di evocare gli spiriti; una coppia che conosce la paura, e sa che proviene da un tempo remoto, e che non si può cancellare; un giovane diplomatico americano che piange in Piazza San Pietro al ricordo di un gondoliere incontrato nel deserto del Nevada; uno zingaro irlandese, che intesse la lunga trama delle generazioni passate, e di quelle a venire; una figlia arrivata per posta, portata da una lettera. C’è un uccello disegnato sul francobollo, ha il corpo chiazzato da scintille rosse, e le ali spiegate. Sono questi i cinque racconti che Simon Van Booy consegna alla pagina scritta. Attraverso un linguaggio asciutto e originale, l’autore fa brillare ogni parola di accenti lirici. Ogni frase un frammento di vita che emerge dagli abissi della solitudine e ne spezza i silenzi, legando ricordi e presagi di un futuro ancora in attesa. E il miracolo è lì, dietro l’angolo, racchiuso nella magia di un incontro imprevisto, o nella divina natura dell’imperfezione che rende speciali le cose normali. Come l’inverno, che è sempre all’inizio, e sempre alla fine. E si porta dietro l’amore.
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I ragazzini negri non dicono bugie, di Reuben Mednikoff
"Dada e surrealismo riscoperti"
Complesso del Vittoriano, via San Pietro in carcere, Roma
In mostra fino al 7 febbraio 2010
www.imj.org.il/imagine/collections/viewDataE5..

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 Per gli appassionati del genere "Storie vere"
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* Come si bacia un serpente *

di Robyn Scott

(Ed. Guanda, trad. di Marina Morpurgo, pp. 540, euro 18,50)

 Robyn ha sei anni quando i genitori decidono di trasferirsi dalla Nuova Zelanda al Botswana, insieme ai tre figli. In una famiglia eccentrica e anticonvenzionale Robyn viene cresciuta con giochi, passeggiate e classici della letteratura, perché matematica e geometria si possono imparare anche preparando una torta. Ma è l’Africa la vera protagonista. I nonni le insegnano la storia del continente in cui vivono da anni, ma è la bambina che da sola si tuffa in avventure straordinarie, in un mondo in cui si può fare il bagno con i coccodrilli, osservare da vicino gli scorpioni e baciare affettuosamente un pitone, ma in cui si colgono, nonostante tutto, anche i problemi dei grandi. Un racconto fresco e divertente per l’infanzia spensierata che tutti avremmo desiderato.
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Le chou-fleur, di Pierre Roy
"Dada e surrealismo riscoperti"
Complesso del Vittoriano, via San Pietro in carcere, Roma
In mostra fino al 7 febbraio 2010
www.chrisashley.net/…/week_2006_06_25.html

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 Per gli appassionati del genere "Fantasy e Fantascienza"
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* Nel cuore della notte *

di Laurell K. Hamilton

(Ed. Nord, trad. di Gianluigi Zuddas, pp. 432, euro 18,60)

 Meredith è tornata nel regno di Faerie con un compito decisivo: concepire un erede per la sopravvivenza della stirpe reale. La principessa è l’unica in grado di risvegliare nei sidhe il potere magico che avevano perduto da migliaia di anni. Rimanendo incinta Merry spezzerà l’incantesimo che impedisce alle donne fey di procreare. Ma sono in molti a tramare per l’insuccesso. I nemici, però, sono più pericolosi di quanto Merry non creda e quando due membri della corte vengono uccisi, capisce che può fidarsi soltanto degli umani. Ma dovrà anche tentare di resistere al seducente Mistral, il Signore delle Tempeste, perché la loro unione sprigionerebbe un’energia di una potenza incontrollabile.
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Ritratto di Robert Desnos, di Georges Malkine
"Dada e surrealismo riscoperti"
Complesso del Vittoriano, via San Pietro in carcere, Roma
In mostra fino al 7 febbraio 2010
carmennsabespoesiayarte.blogspot.com/2009/08/…

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Per gli appassionati dei generi "Fantasy e Fantascienza" e "Ragazzi"
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* Il fantasma del tempo *

di Linda Buckley-Archer

(Ed. Nord, trad. di Fabrizia Villari Gerli, pp. 416, euro 19,60)

 Peter e Kate stanno inseguendo il cane della ragazza, quando urtano contro una macchina antigravità e si trovano catapultati nell’Inghilterra del 1700. In un ambiente così insidioso devono affidarsi a Gideon il tagliaborse, che ha promesso di aiutarli a tornare a casa. La situazione si complica quando il famigerato Uomo Pece si impossessa della macchina antigravità per scorrazzare nei secoli compiere incredibili furti, senza accorgersi che i continui viaggi nel tempo stanno creando mondi paralleli che presto entreranno in contatto tra loro con conseguenze catastrofiche. Ma il nemico più grande è un altro: Lord Luxon è una vecchia conoscenza di Gideon, ha visto la New York del futuro e non vuole farsi sfuggire l’occasione di assicurare gloria eterna al re, Giorgio III.

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Caballos, di Leonora Carrington
"Dada e surrealismo riscoperti"
Complesso del Vittoriano, via San Pietro in carcere, Roma
In mostra fino al 7 febbraio 2010
liquidovermelho.blogspot.com/2009/08/o-erotis..




Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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