Narrato nel Vangelo di Luca (1: 26-38), l’evento dell’Annunciazione è da sempre tema caro alla rappresentazione figurativa e nel corso dei secoli si è consolidato in una tradizione iconografica con caratteri precisi e ricorrenti. Accanto alla narrazione evangelica, un’altra fonte ricca di spunti per gli artisti è stata offerta dei sermoni pronunciati dai pulpiti ecclesiastici, soprattutto fra ‘300 e ‘400: i predicatori, spostandosi da una città all’altra per diffondere il verbo delle Sacre Scritture in termini suggestivi ma soprattutto accessibili a tutti, crearono un ricco repertorio di immagini che sarebbe stato di importanza fondamentale per gli artisti nel trattamento del tema.
In mostra fino al 19 gennaio da Biffi Arte in via Chiapponi a Piacenza, per gentile concessione della Galleria Ceribelli di Bergamo e con la cura di Lino Mannocci, una straordinaria collezione di stampe, incunaboli e oli che, del tema dell’Annunciazione, esplorano le complesse e suggestive varianti. Xilografie stampate, xilografie colorate a mano, incisioni a bulino, acqueforti, oli su tela e su tavola di area nord europea e italiana, realizzate in un arco cronologico che va dalla seconda metà del ‘400 all’inizio del ‘600.
Ecco la narrazione di Luca: Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l’angelo partì da lei.