“L’Angelo e la Vergine – Stampe, incunaboli e oli sul tema dell’Annunciazione fra il ‘400 e il ‘600” da Biffi Arte a Piacenza fino al 19 gennaio

Annunciazione di Cornelis Cort, 1533-1578

Narrato nel Vangelo di Luca (1: 26-38), l’evento dell’Annunciazione è da sempre tema caro alla rappresentazione figurativa e nel corso dei secoli si è consolidato in una tradizione iconografica con caratteri precisi e ricorrenti. Accanto alla narrazione evangelica, un’altra fonte ricca di spunti per gli artisti è stata offerta dei sermoni pronunciati dai pulpiti ecclesiastici, soprattutto fra ‘300 e ‘400: i predicatori, spostandosi da una città all’altra per diffondere il verbo delle Sacre Scritture in termini suggestivi ma soprattutto accessibili a tutti, crearono un ricco repertorio di immagini che sarebbe stato di importanza fondamentale per gli artisti nel trattamento del tema.

Annunciazione di Albert Durer, 1471-1528

In mostra fino al 19 gennaio da Biffi Arte in via Chiapponi a Piacenza, per gentile concessione della Galleria Ceribelli di Bergamo e con la cura di Lino Mannocci, una straordinaria collezione di stampe, incunaboli e oli che, del tema dell’Annunciazione, esplorano le complesse e suggestive varianti. Xilografie stampate, xilografie colorate a mano, incisioni a bulino, acqueforti, oli su tela e su tavola di area nord europea e italiana, realizzate in un arco cronologico che va dalla seconda metà del ‘400 all’inizio del ‘600.

Xilografia colorata a mano stampata da JohannBamler in Augsburg nel 1491

Ecco la narrazione di Luca: Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

Pittore italiano XVI secolo

Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l’angelo partì da lei.

Isola dell’Annunciazione, olio su tela di Lino Mannocci

		

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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