Claudel ci ha ormai abituati, i suoi racconti più che “semplice” narrativa sono veri e propri esempi di prosa poetica capace di determinare intenso coinvolgimento emotivo del lettore. Seguiamo dunque le giornate di quest’uomo, padre di una bellissima bambina di ventuno mesi, gli occhi d’agata che si muovono di continuo, come se non volessero perdersi niente, come se volessero vedere tutto, cogliere tutto di ciò che ti circonda. Un mestiere sicuramente particolare, per nulla poetico: con il collega, uomo gretto legato ai più bassi istinti, ha il compito di convincere i parenti delle vittime di incidenti a dare l’autorizzazione per l’espianto e la donazione degli organi. Sarà la morte della moglie a sconvolgerne l’esistenza, a rendergli tutto quanto fino a quel momento ha fatto parte della sua quotidianità estraneo ed insopportabile. Tutto il mondo, con le sue meschinità, con il suo essere oltre il sentimento ed il rispetto reciproco, gli diventa intollerabile. “Tutto ciò che non è griffato non esiste. I giovani mettono cervello e anima in un coccodrillo verde, in tre strisce nere, in una virgola orizzontale: fuori da questo non esistono. Lacoste, Adidas e Nike sono diventate la trinità di una religione vuota, dai santi ogni giorno sempre più numerosi”. Meglio allora arrendersi, andarsene. Per sempre. Un pensiero che attraversa la vita come un lampo, che porta a precipitare nel buio profondo della notte. Dopo la quale, dove trovare la forza per una nuova alba? Esiste, una volta presa coscienza del mondo, la possibilità di un’alba, del tornare ad essere uomo e vivere come tale?
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Martedì 22 Luglio, dalle 18 alle 20, in Piazza Mercanti a Piacenza . CGIL-CISL-UIL, ARCI, EMERGENCY, AMNESTY INTERNATIONAL, CARITAS, MONDO APERTO, RETE LILLIPUT, LA PECORA NERA .
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