“In una originale tela Gesù cammina sulle acque del Po”, un intervento di Umberto Battini pubblicato in IlPiacenza.it

Gesù che cammina sul Po, olio su tela, opera di Carmelo Sciascia

E’ innegabile che anche il Grande Fiume abbia il suo particolare fascino, distintivo e unico, che ispira e conquista. Basta pensare a quello che ad esempio ha trasmesso ormai a generazioni, l’opera letteraria e cinematografica di Giovannino Guareschi. Certo che spingersi sulle rive del Po dalle parti di Mortizza e fare una sosta nella chiesa di fiume, a Bosco dei Santi, qualcosa può sorprendere e anche tanto.

Infatti al suo interno, in questa chiesa parrocchiale che è a poco più di un tiro di sasso dall’argine maestro, si ammira una tela dipinta da Carmelo Sciascia e donata nel 2003. Si tratta di “Gesù che cammina sul Po”, con in primo piano le battelline alla corda sulla sponda, dove sono anche alcuni seguaci, gli apostoli forse, seduti di spalle che contemplano il fatto. E il Cristo sull’alveo, riflesso e solido, che cammina sul Grande Fiume, sicuramente un soggetto particolare, che ci porta al fatto religioso ma anche al mito che “fluttua” sul Po qual è Fetonte. Carmelo Sciascia è un uomo di cultura, scrittore. Vedere appunto il Gesù compiere questo miracolo sul Po, dipinto da un uomo che si divide a vivere tra Piacenza e la Sicilia che appare in questi colori forti, belli e vivaci, è qualcosa di unico e raro. Sulle sponde piacentine, il Po conquista e ispira.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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