“Il Polichirurgico si può ampliare”, Salviamospedale aggiunge 43mila mq e raddoppia i parcheggi

I componenti del Comitato Salviamospedale e i tecnici progettisti presenti alla conferenza stampa di lunedì 17 luglio

Riportiamo l’articolo pubblicato dal quotidiano on line “PiacenzaSera” a seguito della conferenza stampa di presentazione del progetto tecnico da parte del Comitato Salviamospedale (al quale Arzyncampo aderisce)

“Il Polichirurgico si può ampliare”. Ne è convinto il comitato Salviamospedale, che ha realizzato un rendering per dimostrare che sul lato ovest è possibile aggiungere 43mila e 690 metri quadri di edifici (di fatto raddoppiando l’area di occupazione dell’attuale polichirurgico, ndr) . Il progetto, realizzato dal geometra Silvano Pighi e dall’architetto Stefano Rettore, prevede peraltro l’ampliamento del parcheggio di via XXI Aprile e la riduzione di quello interno al cortile del Polichirurgico, da riservare ai disabili. Il comitato ha riunito la stampa locale nella mattinata di lunedì 17 luglio per presentare il rendering, alla vigilia dell’illustrazione dello studio di fattibilità poi oggetto della seduta di consiglio comunale di mercoledì 19 luglio.

Il geometra Silvano Pighi

“L’intervento è partito dal presupposto di valutare gli aspetti urbanistici – ha detto Silvano Pighi – ed evitare di consumare suolo. La bozza di progetto mantiene in essere il Polichirurgico attuale, ampliandolo verso ovest con un’occupazione pari a 43mila e 690 metri quadri”. L’idea è di abbattere la palazzina che attualmente ospita il reparto di Salute mentale e, eventualmente, anche l’edificio ex Casa del Fanciullo e il cortile attiguo. Il comitato risolverebbe il problema del parcheggio “raddoppiando quello di via XXI Aprile, da 450 a mille posti auto, attraverso il parziale sfondamento dei resti di mura farnesiane che oggi lo separano dal vialetto d’ingresso al nosocomio, e riservandolo esclusivamente a chi accede all’ospedale”. L’ampliamento, fa notare il comitato, porterebbe l’ospedale a un’area totale di 90mila e 500 metri quadrati, quasi doppia rispetto ai 46mila e 854 attuali.

I resti delle mura farnesiane

L’ampliamento sul lato ovest prevede, dunque, la riduzione del parcheggio interno all’ospedale, che verrebbe destinato a uso esclusivo dei disabili. Il comitato sostiene che, nelle condizioni attuali, l’area è solo “fonte di inquinamento”, a causa delle lunghe code che spesso si formano su via Campagna. L’intervento proposto prevede di ampliare l’offerta dei posti macchina da 450 a mille, a cui si aggiunge l’idea di convertire l’area ex Acna a ulteriore parcheggio.

Giovanni Ambroggi, referente del Comitato Salviamospedale

“Non è vero che non si possono costruire nuovi edifici per ingrandire l’attuale Polichirurgico, questo studio lo dimostra”, ha detto Augusto Ridella di Salviamospedale, mentre Giovanni Ambroggi ha precisato che “è falso che i soldi vadano usati necessariamente per costruire un nuovo ospedale: sono fondi Pnrr, basta cambiare la dicitura e si possono usare anche per riqualificare l’attuale”. E poi, riferendosi ai possibili riusi dell’edificio attuale indicati nello studio di fattibilità, ha aggiunto: “Siamo una società che può permettersi di abbattere un Polichirurgico di 29 anni per farci un parco?”. La struttura attuale, secondo Ambroggi, diventerebbe “una delle tante da recuperare”. Il problema, sostengono, è che “manca il personale medico e infermieristico”. E poi i dubbi sul futuro della medicina. “Perché fare un ospedale nuovo, che sarà pronto tra dieci anni, quando la sanità territoriale sarà ormai a regime?”, ha chiosato Ridella. “Noi vogliamo un nuovo ospedale – ha precisato – perché sono i medici a confermarne la necessità. Ma lo vogliamo efficientato subito, non costruito in un’altra area e pronto fra dieci anni”.

Il progetto illustrato dal Comitato Salviamospedale

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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