“Il mio cuore”, di Sergio Corazzini, da Antologia della poesia italiana diretta da Cesare Segre e Carlo Ossola, Einaudi

Il mio cuore è una rossa

macchia di sangue dove

io bagno senza possa

la penna, a dolci prove

eternamente mossa.

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E la penna si muove

e la carta s’arrossa

sempre a passioni nove.

.

Giorno verrà: lo so

che questo sangue ardente

a un tratto mancherà,

che la mia penna avrà

uno schianto stridente …

… e allora morirò

.

Sergio Corazzini, 1886-1907, poeta crepuscolare,

non ha certo avuto vita facile: malato di tubercolosi cresce tra i tracolli finanziari della famiglia, le speculazioni e gli investimenti sbagliati del padre libertino, la malattia della madre, la morte dei due fratelli ed ancora, il padre ricoverato in ospizio dove morirà.

Per aiutare la famiglia abbandona gli studi impiegandosi presso una compagnia d’assicurazioni (lavora in una stanza buia, con le inferriate alla finestra, luogo tristissimo ove vedranno la luce i suoi versi più intrisi di malinconia) ma ben presto finirà in sanatorio per concludere infine giovanissimo la sua esistenza nel giugno del 1907.

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La sua poesia è focalizzata su “piccole cose“, dietro le quali non emergono valori segreti, ma si nasconde il vuoto dell’assenza di prospettiva futura: i versi, spesso intrisi di malinconia, esprimono il desiderio per quella vita che la malattia gli negava, ora con un linguaggio semplice e dimesso ed ora, assumendo le vesti del poeta ironico, adottando un linguaggio meno trasparente, simbolico.

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Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Una risposta a ““Il mio cuore”, di Sergio Corazzini, da Antologia della poesia italiana diretta da Cesare Segre e Carlo Ossola, Einaudi”

  1. ho amato corazzini già ai tempi del liceo. e, di più, all’università. ce ne parlava con competente emozione il prof elio gioanola.

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