Gossolengo: il 13 dicembre arriva Santa Lucia e sapremo se regala logistica, salute, scherzetto o dolcetto

I residenti del Comitato Regina contro l’ipotesi di polo logistico a Gossolengo

S’avvia a conclusione la querelle che contrappone molti residenti al Sindaco e all’amministrazione comunale di Gossolengo: il 13 dicembre scade il termine per la presentazione di osservazioni rispetto all’insediamento previsto in Strada Regina. A detta del Sindaco, Andrea Balestrieri, un semplice insediamento produttivo mentre, per quanto alle proteste dei residenti riuniti nel Comitato Regina, sarebbero frutto di fraintendimenti e di informazioni fuorvianti. In realtà, contrariamente a quanto temuto dai residenti, non ci sarebbe alcun polo logistico pronto a nascere con un insediamento iniziale di circa 75mila mq eventualmente raddoppiabile. E, qui, il gioco di parole si scatena. Se per logistica si intende un capannone per stoccare le merci prodotte da un’azienda appena insediata, allora questo sarebbe il caso di Gossolengo. Ma in realtà, ha sostenuto il Sindaco in una conferenza stampa, il progetto presentato e approvato sarà una semplice espansione produttiva quindi logistica sì, ma di semplice servizio ad attività produttive che si insedieranno nella zona industriale (in pratica semplici magazzini). Ma non solo. La decisione dell’amministrazione non fa altro, a dire di Balestrieri, che dare attuazione alla pianificazione approvata dall’amministrazione precedente nel 2013, quindi le attuali contestazioni venute dalle minoranza di centrosinistra sarebbero eminentemente strumentali. Ma allora che dire dei documenti presentati dalla società proponente “l’iniziativa di espansione“? Documenti che parlano esplicitamente di polo logistico e prevedono altrettanto esplicitamente un aumento di traffico nella zona. “Il progetto – come pubblicato da Libertà a firma del giornalista Cristian Brusamonti – prevede la realizzazione di tre fabbricati ad uso logistica con annesse tre palazzine uffici. L’attività che verrà svolta all’interno degli edifici sarà solo diurna e prevede lo stoccaggio e la movimentazione di merci già confezionate attraverso carrelli elevatori elettrici e transpallet. I prodotti saranno caricati su automezzi di grandi, medie e piccole dimensioni che distribuiranno i materiali ai destinatari finali“. Bene. Se non è logistica, cos’è? Si prevede un aumento del traffico veicolare di circa 300 auto al giorno e 45 mezzi pesanti (camion) che comunque, si sostiene, avranno un’incidenza limitata sulla provinciale 28 (già di suo interessata da un flusso veicolare significativo). Coinvolto sarebbe il tratto di Strada Regina limitatamente al tratto tra l’insediamento e la provinciale stessa che “non attraversa abitati residenziali ma zone artigianali o industriali“. Peccato che anche questo sia vero solo in parte visto che proprio di fronte ai futuri capannoni insiste un’abitazione e, per altre, non sembra rispettata l’auspicabile distanza di almeno 300 metri. Ma non solo: a prescindere dal punto di partenza e di arrivo, quale tragitto per i mezzi se non attraversando la provinciale 28 dalla città a Gossolengo e viceversa? Sempre che sia da escludere il transito sulla statale 45 fino a Quarto con deviazione in Strada Regina! Ma inutile sproloquiare. Magari camion e auto adotteranno un sistema alla Batman, un sistema volante che permetterà di attraversare i cieli. Ma, al di là di celia, è ancora il Sindaco che ha gettato acqua sul fuoco: la documentazione allegata al progetto dalla Società proponente? Semplice, l’ipotesi presentata al Comune sarebbe la ‘peggiore‘ dal punto di vista dell’impatto ambientale ma proprio sfruttando al massimo – teoricamente – le potenzialità edificatorie diverrebbe appetibile per il mercato privato degli investimenti salvo in seguito poterlo governare da parte del Comune rivedendolo al ribasso, prevedendo capannoni più ridotti e quindi forse costringere il mercato a passare dall’ipotesi insediamento logistico a semplice insediamento produttivo di attività artigianali. In pratica, conoscendo le logiche del mercato privato che, quando si muove, investe notevoli risorse (tanto per iniziare si ipotizzano a carico del privato costi di almeno 700mila euro per oneri urbanistici) difficile pensare che badi agli inviti o alle aspettative pubbliche di riduzione delle attese di adeguati ritorni economici. Insomma, concludendo, siamo di fronte alla speranza dei nudi che faccia un buon inverno? Per ora non resta che attendere l’alba del 13 dicembre, quando finalmente vedremo che sorprese (e soprattutto osservazioni sul progetto) lasceranno prima sui balconi e poi all’ufficio protocollo del Municipio, Santa Lucia col suo asinello. Dolcetto o scherzetto e soprattutto per chi l’uno e per chi l’altro?

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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