Serata con un autore piacentino che muove i primi passi con il suo primo libro, testimonianza di tempi giovanili quando Tiziano si cimentava con le corse in bicicletta inizialmente sulle strade della nostra provincia, a Borgonovo Val Tidone, Calendasco, Castel San Giovanni, Fiorenzuola d’Arda, Gragnano, San Giorgio, San Nicolò, Rottofreno, Roveleto di Cadeo. Poi, coi passaggi di categoria, dalla Primavera agli Esordienti, agli Allievi, dalle nostre strade si passa anche a corse in Comuni ‘fuori territorio‘.
Qualche successo, diversi secondi posti, ricordi di anni che non si scordano, di conoscenze, amicizie, rivalità ma contemporaneamente rispetto degli avversari e soprattutto lealtà, sempre e comunque.
Un libro che sembrava presentarsi difficile, per il pubblico dei ‘mercoledì coi grilli per la testa‘: racconti e memorie di rapporti e di gare che possono sicuramente interessare chi li ha vissuti insieme a Tiziano e che lui cita puntualmente, ma come coinvolgere persone estranee ai giorni e alle vicende raccontate? Il dubbio c’era ma alla fine in serata sono emersi elementi di interesse generale. Ad esempio: come deve e può comportarsi un giovane protagonista che adora quel che sta facendo e che invece si trova di fronte a scelte dolorose ma non procrastinabili che lo portano a “cambiare vita“? Perché nella vita può succedere di dover scegliere tra passioni e prospettive di futuro. Nel caso di Tiziano furono gli studi a costringerlo ad una scelta difficile tra il piacere di correre e appunto la costruzione del futuro. A malincuore ma lui fu drastico, dalla sera alla mattina annunciò l’abbandono attaccando la due ruote al classico chiodo.
Così per quarant’anni ma è un pò come il primo amore: comunque non si scorda mai, presto o tardi il ricordo ritorna e allora si riprendono, sia pure a livello amatoriale, nel tempo libero, i giri in bicicletta, si rimettono i piedi sui pedali e, nel suo caso, grazie anche allo stimolo e all’aiuto del giornalista Graziano Zilli, ecco lentamente la nascita del libro. Dove si racconta ad esempio del silenzio della famiglia che segue naturalmente le vicende del figlio ma senza mai intervenire esorbitando, magari insultando arbitri, avversari, allenatori come troppo spesso avviene. Una lezione di vita che purtroppo molti genitori non seguono nel momento in cui il cuore li trasforma in ‘partigiani’ del figlio portandoli ad esorbitare negandosi al ruolo corretto di educatori.
Dunque un libro che, oltre alle cronache, sa trasmettere indicazioni, valori, riflessioni e per questo la serata, come al solito, ha meritato la soddisfazione dei presenti e naturalmente dello stesso autore. E quindi, per finire? Tutti al consueto buffet nell’altra stanza della Scuola Azzurra dell’associazione di volontariato e inclusione Fabbrica&Nuvole in via Roma al 163 per le consuete quattro chiacchiere in compagnia, un pò di focaccia, qualche buona fetta di torta e un bicchiere di buon Gutturnio locale.