In via Roma al 163 Claudio Arzani presenta il suo nuovo libro “70 anni di sogni, speranze, illusioni, poesia”, sempre “coi grilli per la testa” e #sempredallapartedellapace

Claudio Arzani, scrittore e poeta, è nato il 14 febbraio del 1954 a Fiorenzuola d’Arda e, 70 anni dopo, in occasione del suo compleanno presenta alla Scuola Azzurra di via Roma al 163 il suo nuovo libro dedicato alla ricorrenza anagrafica ma soprattutto al percorso poetico che ha caratterizzato buona parte della sua vita. “70 anni di sogni, illusioni, speranze, poesia” è il titolo del volume pubblicato da LIR edizioni ma ancor  più significativo ed indicativo il sottotitolo: “Gli anni ’70’, 70 anni, 70 poesie (racconti in versi) nel nome della giustizia, dell’equità, della pace e della poesia”. Già, perché le composizioni di Arzani, che lui definisce appunto racconti in versi, si richiamano agli eventi del vissuto sociale di ciascuno di noi raccontati  al modo degli antichi trovatori itineranti e non a caso in occasione delle presentazioni pubbliche é sempre presente in accompagnamento musicale Francesco Bonomini con l’organetto diatonico mentre all’esposizione dei versi è chiamata in veste di “lettora” (dizione all’uso medievale) Dalila Ciavattini, moglie del poeta. Saranno 7 le liriche lette mercoledì e come anticipa Arzani saranno racconti poetici #sempredallapartedellapace, contro il nucleare tanto militare quanto civile ma anche storie d’amore negato, ricordi della Piacenza negli anni del boom economico, “quando da Fiorenzuola, dopo un breve periodo a Sant’Antonio, siamo finiti a vivere ‘oltre il Vallo‘, in via IV Novembre”. 

Laureato in giurisprudenza, esperienze di lavoro in Fiat a Torino e Modena, giornalista pubblicista corrispondente negli anni ’80 per l’Avanti!, quotidiano storico del socialismo italiano, infine dirigente nell’ambito della sanità pubblica (a Mirandola, Castel San Giovanni, Bobbio, e infine a Piacenza in ambito ospedaliero), pensionato dal 2020, vanta diverse pubblicazioni in buona parte caratterizzate da situazioni locali, dai saggi sul consumo di droghe nel piacentino, all’arrivo nelle nostre pianure il 1° maggio 1986 della nube radioattiva proveniente da Chernobyl, dal rapporto tra lavoro operaio e direzione della fabbrica nel contesto del sistema industriale italiano ad una testimonianza di guerra e prigionia in Africa e, da ultimo, il racconto “dell’incontro personale nel marzo 2020, come ricorda, con Satanasso il Covid-19“. Infine le quattro pubblicazioni personali appunto di racconti in versi e in prosa alle quali va aggiunta la presenza nell’unica antologia dedicata in questi anni ai poeti piacentini dalle edizioni Scritture di Eugenio Gazzola: “Piacenza poesia, poeti all’ultimo km della via Emilia“. 

Attualmente Arzani organizza e normalmente modera per conto dell’associazione di volontariato e inclusione sociale Fabbrica&Nuvole gli incontri settimanali nei locali della Scuola Azzurra di via Roma al 163 della rassegna letteraria con scrittori e poeti piacentini “i mercoledì coi grilli per la testa”, rassegna attiva dal maggio 2022. “Così, commenta, è naturale che la prima uscita con il nuovo libro sia qui in via Roma al 163 ma ne seguiranno altre, a partire dalla libreria Postumia a Sant’Antonio, il quartiere della prima residenza piacentina nel 1956“. Naturalmente essendo, mercoledì 14, il protagonista della serata, la stessa sarà introdotta dal Presidente dell’associazione Bernardo Carli, già preside del Liceo Artistico. La serata sarà infine conclusa con il solito rinfresco di saluto e occasione per festeggiare il traguardo raggiunto dei 70 anni. 

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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