“Freddo e fame”, lirica di Nunzio Delpanno da ‘L’infanzia ritrovata’, Albatros editore, 2012. Il poeta Delpanno con le sue poesie é intervenuto ai ‘mercoledì coi grilli per la testa’ in via Roma al 163 lo scorso 13 dicembre

Le lunghe file per il pane durante la Seconda Guerra Mondiale
Sono
tempi duri,
tempi di guerra.
E’ inverno.
L’aria tersa
ma frizzante
ci tormenta.
Mai vista
tanta neve. 

Si vive con l’ansia
di tacitare
il brontolio
del proprio stomaco,
che reclama cibo,
quasi a sottolineare,
ancorché
ce ne fosse bisogno,
cosa sia la fame.

Infreddoliti,
sostiamo in lunghe code
in fondo a via Borghetto,
da Giacobbi il panettiere,
a fare valere,
come nostra unica risorsa:
“i bollini”,
quattro etti di pane al giorno
per tre persone.

Si sopravvive, 
ma la cantina è vuota,
non c’è carbone.
Di sera andiamo dalla nonna,
in via San Marco.
Là ci aspetta
una grande stufa rossa rovente,
nel cui forno riscaldiamo,
i nostri laterizi refrattari.

Rincasiamo il più tardi possibile,
con avvolto in un panno
ognuno il suo mattone scottante.
La nostra casa è umida e gelida.
Mi tolgo cappotto e scarpe.
Metto il mattone caldo sotto le coperte
e più non mi spoglio.
Le lenzuola sono fredde e crespe
e così come sono mi infilo a letto.
Mercoledì 13 dicembre 2023: il poeta Nunzio Delpanno alla rassegna letteraria “I mercoledì coi grilli per la testa” organizzata dall’associazione di volontariato ‘Fabbrica&Nuvole’ ha presentato “Poesia e canto di una vita accarezzata e degna, una vita sana e partigiana, una vita inviolata e resistente

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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