Mercoledì 10 gennaio Stefano Longeri in via Roma al 163 con la raccolta di storie “Cronache piacentine”, il filo bianco-rosso che unisce le storie delle nostre genti dal 1500 ad oggi

Mercoledì 10 gennaio dalle ore 18,00 Stefano Longeri, poliedrico scrittore piacentino, propone in via Roma al 163 alla Scuola Azzurra dell’associazione Fabbrica&Nuvole nell’ambito del ciclo letterario ‘i mercoledì coi grilli per la testa’, il suo libro “Cronache piacentine – Il filo bianco-rosso che unisce le storie dei suoi abitanti dal 1500 ad oggi”.

Sindacalista, Segretario Generale aggiunto della Camera del Lavoro negli anni ’80, in seguito libero professionista attivo nel campo della sicurezza sul lavoro e certificazione di qualità, attualmente responsabile culturale del Circolo ‘Non ti scordar di me’, nato a Cimafava di Carpaneto, trasferito in città in giovane età al seguito del padre nelle case dei ferrovieri di via Marco Lusardi, oggi lo si può trovare spesso a Ponte Organasco, suo buen retiro personale soprattutto estivo tra i monti dell’Alta Val Trebbia, suggestivo piccolo paese medioevale con le case in sasso dove, racconta, incontra e si confronta con altri artisti, scrittori e pittori. Insomma, un piccolo angolo di Paradiso tra i boschi, una fontana curiosamente realizzata ad arco che forse offriva meritato ristoro ai pellegrini che percorrevano il Caminus Genuae ovvero l’antico tragitto che qui passava e univa la Pianura Padana con la Liguria, senza poter evitare di ammirare il Castello, Mastio del secolo XI posto a difesa della via per Genova.

Stefano Longeri

Insomma, il luogo ideale per l’ispirazione che porta allo scrivere nero su bianco racconti, storie, romanzi dedicati a vicende vissute nei nostri territori e, in questo senso, Stefano si rivela particolarmente prolifico. Solo per ricordarne alcuni passiamo da “Il mosquito di Isola Serafini” che ci riporta alla tradizione del novembre di San Martino quando si rinnovavano i contratti di lavoro in campagna per i braccianti e, in mancanza, l’intera famiglia doveva traslocare, cambiare casa; a seguire “La bicicletta di Mussolini“, una vicenda ambientata nella Piacenza del 1936 all’epoca della vittoria sull’Etiopia e la creazione dell’Impero, e ancora “Il figlioccio della Regina” ovvero la storia di Agostino, comandante di una banda di contadini che in Val Tidone si ribellano ai soprusi della soldataglia napoleonica.

Ma dovremmo citare almeno altri cinque romanzi precedenti al “Cronache piacentine” che sarà protagonista mercoledì 10 in via Roma e che in realtà li riassume un pò tutti appunto raccontandoci, attraverso 20 capitoli, storie  dei piacentini dal 1500 ad oggi.

Una serata che come di consueto sarà condotta da Claudio Arzani, scrittore e poeta a sua volta, e arricchita dal dialogo con Vittorio Melandri, amico di Stefano, natali piacentini essendo venuto alla luce nel settembre 1948 così come usava in quei tempi nella sua abitazione, in un appartamento in un palazzo di via XXI aprile. 

A seguire l’annuncio del programma già definito per il mese di gennaio ricordando che la rassegna letteraria “i mercoledì coi grilli per la testa”, giunta al terzo anno di attività, prevede incontri settimanali con scrittori, poeti, artisti piacentini da ottobre a giugno e appunto per quanto ai mercoledì di gennaio dopo l’incontro con Stefano Longeri, seguirà mercoledì 17 una conversazione di Carmelo Sciascia in occasione dei 170 anni dalla nascita di Vincent Van Gogh, mercoledì 24 l’incontro con Tiziano Rossi al debutto come scrittore con il romanzo testimonianza “Gioie e fatiche in bicicletta – Frammenti di memorie per tutti coloro che cecano sé stessi inseguendo la propria strada“, mercoledì 31 il nuovo romanzo di Angela Zeppi, affermata giallista in San Nicolò e corrispondente del quotidiano Libertà, presenterà “Bugie attorno ai Lilloni“: dall’improvvisa scomparsa a San Lazzaro nel 1974 della giovane supplente Lucilla si dipana un’indagine lungo il tempo.

Infine a conclusione, il consueto rinfresco offerto dall’associazione di volontariato e inclusione sociale Fabbrica&Nuvole e in particolare dal Presidente Bernardo Carli. 

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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