E giunse la notte sui piedi bucati arranco nel fango in quella salita cercando riparo sulla bruna collina tra gli alberi il vento che grida che porta con se i rumori del pianto inonda le menti scioccate e annebbiate da qui li vedo vedo le ruspe mostri di ferro in mezzo al fetore di carni bruciate ridono e sparano a bandiere fantasma scavando buche per carne innocente invano i miei sforzi a non gridare all’orrore e le mani che stringo adesso bambine gridano aiuto giurando vendette tremante do un morso al formaggio tremante quel viso che mi fissa impotente le passo il formaggio che mi strappa di mano con morso cattivo duro rabbioso e attorno le spine che straziano il petto e attorno le spine come unico letto e quel fetore che sale quel fetore che fa cosi male si mischia al mio pianto al mio piccolo sogno e intorno le spine che mi bucano il cuore.
Francesco mercoledì 28 ottobre in via Roma al 163 da Fabbrica&Nuvole ha letto “E intorno le spine” d’accompagno al racconto di Lorena Tassara “1943: da Crotone a Trieste” tratto dal volume “insospettabili punti di vista”. Poesia contro tutte le guerre (dedicata alla città di Zenica) premiata nel 2017 da Amnesty International a Biassono (MB).