Bello, grande, lungo, con le onde sino alla spiaggia E c’era il mare, mentre scivolavamo sino alla riva e le donne alzavano le gonne e i bambini gridavano e i cavalli nitrivano.
Oh zingari sulle sponde Tamburelli e chitarre sabbia fine e piedi scalzi Oh zingari allegri E giravolte e saltimbanchi e scherzi e acqua salata
Carri fermi sul sentiero e la vecchia che guardava il cielo e minacciava pioggia mentre uccelli torvi fuggivano verso bastimenti lontani
Oh donna della gambe dorate, che del mio cuore hai fatto stregoneria, oh signora dai capelli lunghi e gli orecchini tondi.
E c’era il mare, zingari bagnati e amori e sogni e colorati cieli.
14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.
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