“E c’era il mare”, lirica di Giuseppe Diodati, poeta in Pescara

Il mare, olio su tela di Massimo Ferrari

Bello, grande, lungo, con le onde sino alla spiaggia
E c’era il mare,
mentre scivolavamo sino alla riva
e le donne alzavano le gonne
e i bambini gridavano
e i cavalli nitrivano.

Oh zingari sulle sponde
Tamburelli e chitarre sabbia fine e piedi scalzi
Oh zingari allegri
E giravolte e saltimbanchi e scherzi e acqua salata

Carri fermi sul sentiero
e la vecchia che guardava il cielo
e minacciava pioggia
mentre uccelli torvi
fuggivano verso bastimenti lontani

Oh donna della gambe dorate,
che del mio cuore hai fatto stregoneria,
oh signora dai capelli lunghi
e gli orecchini tondi.

E c’era il mare,
zingari bagnati
e amori
e sogni
e colorati cieli.

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Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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