“Bei tempi, cara Giorgia quando urlavi nelle piazze ma con i bla bla bla, l’arroganza e gli insulti si può vincere ma non si governa”

Bei tempi, cara Giorgia, quelli in cui strillavi in Parlamento contro il “criminale” Conte raccontando a tutti che l’emergenza si doveva affrontare dando mille euro a tutti “con un click”. Tanto i soldi per farlo mica li dovevi trovare tu! A te bastava strillare e aizzare la folla, il resto non ti interessava.

Bei tempi, cara Giorgia, quelli in cui giravi filmetti al distributore raccontando agli italiani come venivano truffati con le accise sulla benzina. Ti bastava scatenare l’esasperazione della gente. Mica dovevi trovarli tu i soldi per tagliare le accise.

Bei tempi, cara Giorgia, quelli in cui imperversavi in tutte le piazze con l’idea tanto mica dovevi pensarci tu, se fosse o meno possibile e se ci fossero abbastanza navi per farlo. A te bastava urlare nelle piazze che quella era la soluzione e accusare gli altri perchè non volevano attuarla.

Bei tempi, cara Giorgia, quelli in cui minacciavi l’Europa dichiarando che “la pacchia” era finita! Tanto, mica dovevi andare tu in Europa a discutere con gli altri paesi, a te bastava salire su un palco e vantarti di fronte a una platea di scalzacani illetterati di quanto fossi brava, di quanto fossi forte, di quante palle avessi!

Ebbene, cara Giorgia, ti racconterò una favola di Esopo molto istruttiva.

Un giorno venne ad Atene un atleta che si mise a vantarsi delle grandi cose che faceva a Rodi. Raccontò balle sempre più grosse tanto da arrivare a dire che, a Rodi, aveva saltato con un sol balzo il famoso Colosso di Rodi. la gigantesca statua che troneggiava sul porto di quella città.

Un ascoltatore, stufo di queste millanterie, a un certo punto sbottò:”Hic Rhodus, hic salta”, fai finta di essere a Rodi e facci vedere quanto salti!

Inutile dire che il fanfarone non fu in grado di dimostrare niente, una volta costretto a misurarsi con i fatti invece che con le chiacchiere.

Ebbene, cara Giorgia, hai tanto voluto diventare presidente del consiglio, ma il 25 settembre dello scorso anno è stato il tuo “Hic Rhodus, hic salta!”. Alla prova dei fatti, abbiamo visto tutti che le tue erano solo fanfaronate, come quelle del famoso atleta della storiella!

Hic Rhodus, hic salta!

(NdR) Articolo pubblicato in facebook con firma L.Q.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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