“Bacci Pagano cerca giustizia – Nuove indagini per l’investigatore dei Carruggi”, giallo di Bruno Morchio, Fratelli Frilli editori, III edizione 2015

Mario Canepa, un uomo di mezza età invecchiato prima del tempo, leggermente ingobbito di una magrezza rugosa e sofferta e con l’aria spaesata di chi sembra aver smarrito il bandolo della propria vita, rientra a Genova, a casa anche se una casa non ce l’ha più – dopo un lungo soggiorno in clinica a Bellinzona. Quando si presenta all’appuntamento con Bacci Pagano ha l’aria dimessa e veste con la trasandatezza che può permettersi chi da sempre appartiene alla comunità in cui vive. Si esprime in un italiano ricco e appropriato con marcato accento genovese. È timido e cortese, ma un fatto sconcerta Bacci Pagano: Mario Canepa è un uomo di colore. Figlio adottivo dei Canepa, è stato, dopo la morte del padre, titolare della “Mario Canepa & figlio”, una ditta che importava caffè dal Corno d’Africa. “Ritrovi mio figlio dottor Pagano. Si chiama Giovanni, ha vent’anni e non vuole parlare con me. Mia figlia Rachele, sua sorella, mantiene i contatti con lui ma si rifiuta di dirmi dove lo posso trovare“. Inizia così per Bacci un’inchiesta, forse la più velata di malinconia della sua carriera, nella quale il suo senso di giustizia, lo spinge ad andare con determinazione oltre il proprio mandato, fino a risolvere un caso ben più oscuro e complesso del solo ritrovamento del giovane. Completano il libro altre quattro brevi inchieste di Bacci Pagano: Bacci Pagano al Roger Café, Bacci Pagano sul lago, Bacci Pagano al ballo di Fontanigorda, Gli uccelli di Pechino.)

Bene, preso atto a grandi linee dei contenuti, si rimane perplessi per quanto al romanzo principale di fronte al finale improvviso che forse meritava maggiore approfondimento mentre per quanto alle altre indagini, sostanzialmente racconti brevi, stupisce ancora di più la scarsa caratterizzazione dei protagonisti e il superficiale accenno alla vita degli stessi. Insomma un Bruno Morchio forse ancora relativamente giovane (il romanzo in prima edizione è uscito nel 2011) che comunque sa farci respirare la magica atmosfera di Genova per cui la lettura vale comunque la pena. Salvo un dettaglio curioso: nel suo sito Brunomorchio.it lo scrittore elenca i suoi titoli pubblicati ora con Fratelli Frilli e in seguito con Garzanti: “Bacci Pagano cerca giustizia” … risulta elencato (declassato?) anziché tra i romanzi pubblicati tra i suoi ‘semplici‘ racconti.

La Vespa, inseparabile mezzo di locomozione di Bacci Pagano

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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