A/traVerso la poesia puntiamo tutti all’arcobaleno che in forma di aquilone ci porta oltre il limite dell’azzurro cielo

Milano, Casa dei Diritti, via De Amicis numero 10, 23 maggio 2014 – Incontro di Arte, Musica e Poesia con Michael Rothemberg e Terri Carrion organizzato da Associazione Culturale Milanocosa a cura di Adam Vaccaro – Nella foto: esecuzione musicale di Barbara Gabotto del Duo Poemus

Il mese magico di maggio che ho vissuto merita una riflessione passando attraverso l’uscita dell’antologia con 20 poeti piacentini io per primo (grazie all’ordine alfabetico), il reading in biblioteca a Piacenza voluto da Barbara Petruzzi, il reading a Milano con Michael Rothenberg, Terri Carrion e il gotha artistico all’ombra della Madùnina, alla Casa dei Diritti di via De Amicis.

Milano, Casa dei Diritti, via De Amicis numero 10, 23 maggio 2014 – Incontro di Arte, Musica e Poesia con Michael Rothemberg e Terri Carrion organizzato da Associazione Culturale Milanocosa a cura di Adam Vaccaro – Nella foto: preludio in piazza Duomo, spettacolo di gente

Facciamone occasione per due riflessioni sulla mia esternazione poetica. Le mie poesie? Sembrano più parole per musica. In altri termini, non poesia. Canzoni. E spesso noto, in chi lo afferma e lo commenta, un sostanziale distacco, una presa di distanza, l’attestazione di un quid minoris. Alé, touché. Poeta? Canzoniere? Artista? Hobbista?

Milano, Casa dei Diritti, via De Amicis numero 10, 23 maggio 2014 – Incontro di Arte, Musica e Poesia con Michael Rothemberg e Terri Carrion organizzato da Associazione Culturale Milanocosa a cura di Adam Vaccaro – Nella foto: Terri Carrion, poeta californiana, dal suo invito nasce il Movimento 100 Thousand Poets for Change che il 28 settembre di ogni anno organizza eventi poetici in tutto il mondo riunendo i poeti per il cambiamento

Certo, c’è assolutamente del vero, un pizzico di tutto un pò. Il punto è: quale l’intento del poeta? Rivolgersi ad una platea dei pochi capaci d’intendere una lirica complessa, profonda, interiore. Per dirne unoi, facciamo Dante Alighieri. Oppure parlare al cuore dei tanti, gente semplice di facile orecchio e magari scarsa cultura intellettual-poetica? Per intenderci: la cultura intellettual-poetica definita dai culturi della poesia, quella poesia che in libreria nemmeno la trovi poiché non si vende, son ben pochi i lettori della poesia, di quella poesia.

Purtroppo. Perché semplice o complessa che sia la poesia va letta sempre, va letta tutta. E ascoltata. Per farsi l’orecchio.

Milano, Casa dei Diritti, via De Amicis numero 10, 23 maggio 2014 – Incontro di Arte, Musica e Poesia con Michael Rothemberg e Terri Carrion organizzato da Associazione Culturale Milanocosa a cura di Adam Vaccaro – Nella foto: preludio in piazza Duomo, spettacolo di gente

Certo. Sì, non voglio essere un poeta. Non ‘quel’ poeta. Sono un cantore, un po’ saltimbanco, un po’ menestrello senza musica ma con parole per musica. Raccontastorie. Che talvolta, orecchiabili, vanno e parlano al cuore della gente, che ascolta, recepisce la storia, il messaggio per nulla nascosto. Non sottinteso, da interpretare, da immaginare. Esplicito. Io non sono Dante, non sono Gabriele, non sono Paolo. Paolo chi? Non so, ci sarà pure un Paolo poeta ed io non voglio essere quel Paolo, nessun Paolo. Perchè io sono io, semplicemente, solamente io. Con le mie storie. In versi e in prosa.

Arrovellarsi per definire quale e cosa sia poesia? Ma perché? Chi ha diritto di stabilire chi o cosa?

Milano, Casa dei Diritti, via De Amicis numero 10, 23 maggio 2014 – Incontro di Arte, Musica e Poesia con Michael Rothemberg e Terri Carrion organizzato da Associazione Culturale Milanocosa a cura di Adam Vaccaro – Nella foto: Michael Rothenberg, poeta californiano promotore del gruppo 100 Thousand Poets for Change e Pina Piccolo del gruppo di Bologna

Non è la forma quella che conta, è quel che dici e il suo impatto. A ciascuno la scelta di come dirlo, di come poetare, di come cantare, di come raccontare e nessuno può giudicare. Se non chi ascolta, che forse condivide uno e non l’altro. E c’è chi condivide uno e chi condivide l’altro. Chi sente scaldare il cuore dalla voce di Ungaretti e chi dal canto di De André. Io DeAndreizzo, altri Danteggiano. Poesia è libertà individuale.

Milano, Casa dei Diritti, via De Amicis numero 10, 23 maggio 2014 – Incontro di Arte, Musica e Poesia con Michael Rothemberg e Terri Carrion organizzato da Associazione Culturale Milanocosa a cura di Adam Vaccaro – Nella foto: preludio in piazza Duomo, spettacolo di gente

Anni fa ho partecipato ad un concorso fotografico. Con due giurie: quella composta da cinque autorevoli esponenti della cultura, dell’arte, del giornalismo. Nemmeno presa in considerazione, la mia immagine. Erano tre lampioni di quelli lungo collo e la lampada lassù, che poteva essere la testa. Tre lampioni di sghimbescio, come tre dinosauri erbivori a passeggio. Nemmeno presa in considerazione. Poi il verdetto della giuria popolare, i visitatori della mostra realizzata con tutte le fotografie. Alcune centinaia di voti (non ricordo esattamente quanti). Di questi, la larga maggioranza ha premiato i miei tre dinosauri, senza badare alla realtà dei tre lampioni. Avevano parlato al cuore di quei visitatori, i dinosauri. Oppure erano i lampioni? Chissà. E comunque non importa. Comunque hanno votato. Capito, sognato, ascoltato il rombo delle possenti zampe col terreno che tremava. Senza se e senza ma. Non la tecnica. L’idea. Perché quel che conta è l’idea, la sensazione, il messaggio trasmesso.

Milano, Casa dei Diritti, via De Amicis numero 10, 23 maggio 2014 – Incontro di Arte, Musica e Poesia con Michael Rothemberg e Terri Carrion organizzato da Associazione Culturale Milanocosa a cura di Adam Vaccaro – Nella foto: il pubblico alla Casa dei Diritti

Fare poesia ed ecco gli approdi. I reading in biblioteca a Piacenza, il reading a Milano alla Casa dei Diritti, l’antologia con le mie poesie. Fare poesia. Ma prima ancora certo leggere, leggere, continuamente  leggere. Dante, Petrarca, Verlaine, Ovidio, Orazio, Leopardi. Poi. Ascoltare, ascoltare, ascoltare. Nei reading. I poeti affermati e i poeti novelli, quelli grandi, quelli medi, quelli sconosciuti. Per crescere, migliorare, perfezionare i propri metodi di comunicazione, di espressione, in modo che quei versi nei quali amalgamiamo le nostre verità sappiano diventare condivisione da parte di chi ascolta. Insomma. Ascoltare per farsi ascoltare, per farsi capire.

Milano, Casa dei Diritti, via De Amicis numero 10, 23 maggio 2014 – Incontro di Arte, Musica e Poesia con Michael Rothemberg e Terri Carrion organizzato da Associazione Culturale Milanocosa a cura di Adam Vaccaro – Nella foto: preludio in piazza Duomo, spettacolo di gente

Purtroppo a Piacenza, come a Milano, il pubblico era miserello, pochello, pochello. Forse la poesia fa paura? Sono i poeti a far paura? Sono i poetoni che presenta la scuola invece di insegnarci ad amare la poesia, ad esprimerci in poesia, a farci paura? Eppure siamo tutti poeti, abbiamo tutti qualcosa da trasmettere, da indirizzare al cielo, siamo in tanti a scrivere. Relegando spesso, forse per vergogna, forse per timore, quei versi in un cassetto. Così siamo in pochi ad ascoltare. A leggere. Credetemi, un vero peccato.

Milano, Casa dei Diritti, via De Amicis numero 10, 23 maggio 2014 – Incontro di Arte, Musica e Poesia con Michael Rothemberg e Terri Carrion organizzato da Associazione Culturale Milanocosa a cura di Adam Vaccaro – Nella foto: compagnia teatrale aTmariella

Certo per me è stato emozionante recitare o sentir recitare le mie poesie. Ma addirittura impareggiabile ascoltare le poesie così diverse dalle mie di Guido Oldani, di Pino Ballerini, di Carla DelMiglio, di Anna Bassi, di Maddalena Freschi, di Enrica Lisoni, di Adam Vaccaro, di Eugenio Mosconi, di Serenella Gatti Linares, di Giusy Cafari Panico, di Pina Piccolo, di Barbara Petruzzi.

Milano, Casa dei Diritti, via De Amicis numero 10, 23 maggio 2014 – Incontro di Arte, Musica e Poesia con Michael Rothemberg e Terri Carrion organizzato da Associazione Culturale Milanocosa a cura di Adam Vaccaro – Nella foto: preludio in piazza Duomo, spettacolo di gente

Per questo dico e ribadico, scrivete, leggete ma soprattutto ascoltate, gente, ascoltate. Poesia. Ogni poesia in ogni forma di poesia. Perchè la poesia fa bene e ci fa scoprire che siamo tutti poeti. Dunque, fuori i versi da quei cassetti. A/traVerso la poesia puntiamo tutti all’arcobaleno che in forma di aquilone ci porta oltre l’azzurro cielo.

Milano, Casa dei Diritti, via De Amicis numero 10, 23 maggio 2014 – Incontro di Arte, Musica e Poesia con Michael Rothemberg e Terri Carrion organizzato da Associazione Culturale Milanocosa a cura di Adam Vaccaro – Nella foto: compagnia teatrale aTmariella

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Una risposta a “A/traVerso la poesia puntiamo tutti all’arcobaleno che in forma di aquilone ci porta oltre il limite dell’azzurro cielo”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.