“Date una speranza alla Montagna”, intervento di Michele Milani a seguito delle recenti vicende giudiziarie e agli arresti di diversi Sindaci dell’Alta Val Trebbia

Bufera tra la Val Trebbia e la val Boreca. In carcere i sindaci di Cerignale e Corte Brugnatella. Arresti domiciliari per il primo cittadino di Bobbio. Divieto di dimora nel Comune per il ViceSindaco di Zerba

Domenica ho fatto qualche chilometro in Val Trebbia, in Alta Val Trebbia…Sono passato a trovare qualche amico, ho incontrato i pochi, anziani residenti che con le lacrime agli occhi mi hanno detto tante cose…Ho trovato la solita realtà di una comunità coesa e forte. Oggi forse un po’ più in difficoltà, come se ce ne fosse bisogno…Valle deserta, qualche negozio aperto, qualche salame l’ho preso, un po’ di acquisti minimi li ho fatti…Ho camminato, mi sono seduto a guardare il paesaggio sotto le rovine di un castello, un paesaggio di seconde case fredde e vuote. Tutti i sindaci di quella valle sono stati toccati, chi più chi meno, da una giustizia che fa quello che deve fare, ma che agli occhi di chi vive quotidianamente quelle zone è disumana. Hanno portato via chi si occupava di loro, amministrando, forse con leggerezza, forse consapevoli che l’unico modo per fare delle cose in quella periferia del mondo (le chiamano aree marginali) è scendere a patti con chi riesce a prometterti qualcosa di concreto.

Il fine giustifica i mezzi si diceva l’altro giorno, Machiavelli lo applicava al potere, qui lo si è applicato al bene comune. Se per avere qualcosa da condividere con la comunità devo usare una scorciatoia lo faccio. Sbagliato? La legge dice si, ma come biasimare? I lavori si vedono, ci sono le strade, ci sono i servizi, ci sono paesaggi gestiti, ci sono realtà virtuose. Il “fallimento di mercato” non andrebbe applicato sempre e comunque e soprattutto non andrebbe applicato quando ci sono di mezzo delle piccole comunità che possono essere una ricchezza enorme per il territorio. In quelle zone, per assurdo, più snellisci la burocrazia più impedisci ai grandi gruppi malavitosi di fare affari. I piccoli lavori, fino a qualche decina di migliaia di euro, forse anche a qualche centinaio, potresti farli fare a piccole realtà locali che oggi per come sono strutturate non possono partecipare ai bandi pubblici….La fiscalità delle attività, quelle poche che resistono, non la puoi paragonare a quella di città o di riviera…La burocrazia delle amministrazioni non può avere identica situazione rispetto ai grandi centri con Comuni che hanno decine di tecnici dedicati alla gestione delle regole.

Questi sono i temi che da sempre Massimo Castelli porta avanti per i piccoli Comuni di tutta Italia. È caduto, ha ceduto, poteva non farlo? Forse si, se non avesse fatto niente…ma c’era da fare e non si può dire che non abbia fatto, ci ha lucrato? Direi di no, mi sento di dire, non personalmente. Qualche vantaggio? Può essere, ma non mi sento di biasimarlo. L’indagine farà il suo corso, ci vorranno mesi, forse anni, intanto la vita in valle va avanti. Valle deserta di turisti, ma soprattutto deserta di politici che abbiano in cuore quel fardello che qualcuno deve assumersi la responsabilità di portare…

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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