"Arte al Lavoro", artisti in mostra oggi alla Camera del Lavoro di Piacenza

Oggi, alle ore 18 verranno presentate in Camera del Lavoro le opere del concorso ARTE AL LAVORO, la prima mostra collettiva di arte contemporanea promossa dalla CGIL di Piacenza nell’ambito delle celebrazioni dei 120 anni della Camera del Lavoro.La mostra è la fase conclusiva di un concorso lanciato dalla CDLT nel febbraio 2011 rivolto ai giovani artisti iscritti all’archivio GAP (Giovani artisti Piacentini).
Al centro di Arte al Lavoro c’è il rapporto tra l’essere umano e ciò su cui si fonda la società in cui vive: il lavoro. I giovani artisti partecipanti sono stati invitati a realizzare un’opera liberamente ispirata al lavoro come mobilità come impegno singolare e collettivo, come mutamento, come gestualità, come precarietà, come speranza.

Questi gli artisti selezionati che esporranno le loro opere:
atelier frase
chiara belloni
laura bisotti
lucia di pierro
sara fortunati
maurizio furia
paul moldovan
francesco panelli


Going to work, oil on canvas by Agus Sumiantara

“ARTE AL LAVORO” è una mostra collettiva della CGIL che si inserisce all’interno di un più vasto programma di valorizzazione della realtà creativa territoriale pensato per sensibilizzare i giovani alle tematiche del mondo del lavoro oggi. In questo modo la CGIL mira a favorire nuove riflessioni e a tenere continuamente viva l’attenzione verso temi importanti che riguardano la società, utilizzando il linguaggio sensibile e penetrante dell’arte. ARTE AL LAVORO è anche un concorso attraverso cui la CGIL di Piacenza ha sostenuto la creatività piacentina dando la possibilità a 8 giovani artisti iscritti al GAP(Giovani Artisti Piacentini) di ideare e realizzare la propria opera d’arte per le celebrazioni dei 120 anni della fondazione della Camera del Lavoro di Piacenza.

Un’esperienza non solo artistica ma anche professionale che ha permesso ai giovani artisti di entrare in contatto con chi dell’arte ne ha fatto un mestiere: Claudia Losi, Lino Baldini, Cosimo Veneziano, Emilio Fantin e Manlio Tenaglia. Dopo un percorso che ha portato i giovani ad interrogarsi sul significato del lavoro oggi, ne sono scaturite una serie di opere in cui traspare con forza il sentire tremolante dell’incertezza sociale contemporanea.

La precarietà, l’alienamento della produzione seriale, l’onnipresente ansia per la corsa al successo, la nostalgia per mestieri che conservavano l’umanità degli individui, sono diventati moniti artistici che accompagnano ora il cammino di chi entra nella Camera del Lavoro in cerca di una condivisione di intenti.

Un impegno che dura da 120 anni e che è testimoniato dall’opera artistica “Volti Al Lavoro”, un racconto per immagini della storia recente della Camera del lavoro di Piacenza realizzato attraverso una campionatura del materiale di archivio conservato presso l’ISREC. Partendo dai numerosi scatti fotografici che testimoniano gli anni di lotta sindacale della CGIL il video maker Daniele Signaroldi ha realizzato un video in cui attraverso un montaggio creativo sono raccontate ai piacentini le lotte sindacali che hanno segnato la storia della CGIL di Piacenza.

Una promenade tra stili e tecniche differenti che trasforma la sede della camera del Lavoro di Piacenza in una galleria inusuale composta da opere che andranno a formare il corpus della prima collezione d’arte contemporanea della Camera del Lavoro di Piacenza.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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