Ettore Cravedi, piacentino, già insegnante e giornalista pubblicista, oggi pensionato, propone una serata di racconti, poesie, modi di dire, canzoni e un pò di storia per capire la lingua dei nostri padri. Il piacentino, ovvero un dialetto emiliano appartenente al gruppo linguistico gallo-italico, condizionato dalla lingua lombarda, in minor misura dalla piemontese, e con tratti liguri per quanto all’area appenninica. La serata dà l’avvio ad un vero e proprio ciclo con altri tre incontri a cadenza mensile che, sempre con la conduzione di Ettore, avranno lo scopo di recuperare e rinverdire il dialetto locale del quale, dopo la seconda guerra mondiale, è sempre più diminuito l’uso parlato. Secondo una recente indagine realizzata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, infatti, il 25% dei piacentini ha dichiarato di non parlarlo mai mentre il 12% ha affermato di non conoscerlo. Di converso solo il 4% lo parla sul posto di lavoro. In altre parole l’associazione Fabbriche&Nuvole, nell’ambito della rassegna “i mercoledì coi grilli per la testa” ritiene, in collaborazione con Ettore Cravedi, di contribuire al recupero della memoria storica del territorio ricordando che il presente e il futuro non possono prescindere dal passato, cioè dalle nostre radici. Appuntamento dunque per mercoledì 20 a partire dalle ore 18,00 con gli interventi introduttivi del presidente Bernardo Carli e del moderatore Claudio Arzani, scrittore e poeta – come tiene a precisare – nato a Fiorenzuola d’Arda e dunque d’origini valdardesi. Infine a conclusione della serata il consueto rinfresco offerto dall’associazione di volontariato e inclusione sociale Fabbrica&Nuvole promotrice della rassegna di incontri settimanali “i mercoledì coi grilli per la testa“.